A Roma convegno Conflavoro Pmi su contratti collettivi e rappresentatività

16 aprile 2018 | 16:18
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A Roma convegno Conflavoro Pmi su contratti collettivi e rappresentatività

C’è un dibattito aperto nel mondo dell’imprenditoria e del lavoro che, negli ultimi mesi, si sta facendo sempre più intenso e che riguarda il futuro della contrattazione collettiva e dei rapporti sindacali nel nostro paese. Di questo si parlerà domani (17 aprile) a Roma nella sala del parlamentino del Cnel nel convegno organizzato dalla Confederazione generale dei sindacati autonomi dei lavoratori (Confsal) nel convegno dal titolo Relazioni industriali, rappresentatività e linee guida per la contrattazione collettiva. Presente all’iniziativa fra i protagonisti anche Conflavoro Pmi, con i vertici dell’associazione di categoria a partire dal presidente Roberto Capobianco. Conflavoro, infatti, rappresenta la controparte datoriale di Confsal nei tavoli di contrattazione collettiva e che ha in programma un convegno sul tema sempre a Roma il prossimo 11 di maggio. Sotto la lente ci saranno proprio le proposte del sindacato Confsal che, assieme ad associazioni di categoria e professionisti, è impegnato a superare quelle che considera alcune cruciali contraddizioni del sistema.

“Il convegno – dice il segretario generale di Conflas Angelo Raffaele Margiotta – nasce anzitutto dalla condivisa esigenza di debellare il fenomeno del dumping contrattuale e di ridurre drasticamente la pletora di contratti collettivi nazionali e dalla volontà di partecipare alla definizione di politiche di crescita economica, con particolare riferimento alle politiche attive per i giovani”.
Tema cruciale, per Confsal, è il significato della rappresentatività, per il superamento della definizione di “organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale” che crea difficoltà di interpretazione della norma e che non è stato chiarito neanche nelle recenti circolari di gennaio dell’Ispettorato nazionale del lavoro. A mancare è il parametro per individuare la rappresentatività di soggetti, il tutto in mancanza di una piena attuazione del dettato costituzionale dell’articolo 39 circa la registrazione delle associazioni sindacali e, di conseguenza, la loro trasparenza.
L’altra proposta è quella di adottare linee guida uguali per tutti, sancite per legge, per la contrattazione collettiva “caratterizzate – dicono da Confsal – da elevati standard qualitativi”. Un tema che investe da una parte, secondo il sindacato, la necessità di introdurre per via normativa elementi di retribuzione minima e di trattamento minimo per evitare pratiche di dumping. Dall’altra, quella di ridisegnare la composizione e il ruolo degli enti bilaterali, organismi paritetici costituiti dalle parti sociali firmatarie di un contratto collettivo e a cui la legge affida compiti molto importanti per l’attuazione dei contratti. Anche in questo caso l’obiettivo è quello di garantire un’uniformità di funzionamento di questi enti che devono essere considerati a servizio dei lavoratori e delle aziende.
L’appuntamento romano avrà inizio alle 9 e sarà moderato dal direttore del Diario del lavoro Massimo Mascini mentre le conclusioni verranno affidate al presidente del Cnel, l’ex ministro Tiziano Treu. Previsti gli interventi degli ex presidenti della commissione lavoro della Camera, Cesare Damiano e del suo omologo al Senato, Maurizio Sacconi, dei professori di sociologia Lorenzo Bordogna (Università di Milano) e Mimmo Carrieri (Sapienza di Roma), del responsabile delle relazioni industriali di Fca Group Pietro De Biasi e del presidente di Adapt Emanuele Massagli.