Giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro, Unasf Conflavoro in prima fila

Si celebra domani (28 aprile) il SafeDay, la giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, istituita dall’organizzazione internazionale del lavoro (Oil) nel 2003. L’obiettivo principale è quello di sensibilizzare cittadini e istituzioni circa le questioni della salute e sicurezza sul lavoro, diffondendo la cultura della sicurezza e del lavoro dignitoso e richiamando l’attenzione sull’importanza della prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali. Quest’anno il SafeDay e la giornata mondiale contro il lavoro minorile, che solitamente viene celebrata il 12 giugno, si sono unite in una campagna congiunta, per migliorare la sicurezza e la salute dei giovani lavoratori e il debellamento del lavoro minorile. La sicurezza nei luoghi di lavoro rappresenta una parte sostanziale delle attività di Conflavoro Pmi: infatti attraverso Unasf (unione nazionale sicurezza e formazione) agisce da anni su tutto il territorio nazionale per promuovere una concreta cultura della sicurezza. In particolare è proprio nel territorio lucchese che, a fronte dei numerosi fatti di cronaca, Unasf ha dato il suo contributo partecipando alla commissione consiliare speciale per la sicurezza nei luoghi di lavoro. Un momento di collaborazione importante che ha visto autorità e organi di rappresentanza collaborare per contribuire a un aumento della salvaguardia di ambienti di lavoro sani e sicuri.
“La sicurezza sul lavoro non è solo una condotta che ogni lavoratore deve applicare quotidianamente – sottolinea Enzo Capobianco presidente di Unasf Conflavoro Pmi – ma anche una garanzia che ogni datore di lavoro deve offrire ai propri dipendenti. È inoltre, necessario sensibilizzare la comunità tutta per costruire una cultura della prevenzione per la salute e sicurezza sul lavoro”. “Come? Dobbiamo incrementare la formazione tra i banchi di scuola – propone ancora Capobianco – per educare quelli che saranno i lavoratori di domani a una materia speciale che salva la vita. Questa, infatti, è proprio una delle idee che Unasf Conflavoro Pmi ha portato al tavolo di Palazzo Santini: dedicare maggior tempo ai ragazzi per formarli e informarli. Un modo efficace e diretto per definire una classe di lavoratori responsabili e consapevoli”.