Lucart, l’impegno ecologico diventa modello in Toscana

27 aprile 2018 | 08:45
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Lucart, l’impegno ecologico diventa modello in Toscana

Scarti tessili che da rifiuti diventano fashion, imballaggi che trovano una nuova vita nell’arredo urbano, fondi di caffè usati per coltivare funghi, lombrichi utilizzati per concimare il terreno: sono solo alcuni esempi di economia circolare che rendono virtuosa la Regione Toscana. Lo racconta Ecodom, il principale Consorzio italiano per il recupero dei Raee, che insieme a Cdca (Centro di documentazione sui conflitti ambientali in Italia) sta raccogliendo esperienze virtuose d’impresa nell’Atlante Italiano di Economia Circolare (www.economiacircolare.com), una piattaforma web georeferenziata, interattiva e in continua evoluzione. Tra queste c’è l’esempio di Lucart. 

Lucart, infatti, è una delle prime aziende a aver sviluppato negli anni ’80 la tecnologia della disinchiostrazione delle carte da riciclare. Dal 2013, con il progetto Natural, ha creato in collaborazione con TetraPak® il primo impianto in Italia in grado di separare e recuperare tutti i materiali che compongono i cartoni per bevande tipo Tetra Pak, per recuperare fibre di cellulosa non sbiancata, componente di Polietilene e Alluminio ecc. Negli ultimi 4 anni ha recuperato oltre 2,8 milioni di cartoni per bevande da un litro che, se stesi, equivalgono a una distanza pari a 16 volte il giro della Terra: più di 1,2 milioni gli alberi salvati per un valore pari a una superficie di 4.200 campi da calcio, oltre 73.000 tonnellate di CO2 che equivalgono alle emissioni prodotte da più di 578.000 viaggi in auto Roma-Milano. Queste storie, ma non solo, potranno essere raccontate, entro il 31 maggio, da giornalisti, videomaker, fotografi, scrittori, storyteller con quattro diversi linguaggi – video, foto, radio e scrittura – partecipando al concorso annuale lanciato da Ecodom e Cdca, patrocinato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti (http://www.economiacircolare.com/bando/). I quattro vincitori, uno per categoria, saranno selezionati da una giuria formata da esperti del mondo dell’informazione e della cultura, come Andrea Segre, regista di film e documentari per i video, Giulia Tornari, dell’agenzia fotografica Contrasto per le foto, Florinda Fiamma, giornalista culturale per la radio, Giuseppe Rizzo, giornalista di Internazionale per la scrittura.