



Oltre 1 milione di euro di avanzo ed un altro milione circa erogato per 160 progetti a livello provinciale: è il quadro che emerge dal bilancio 2017 della Fondazione Banca del Monte di Lucca, che torna in positivo, dopo un 2016 di maggiore sofferenza. Per parlarne, nel cuore della sede di piazza san Martino, intervengono il presidente dell’ente Oriano Landucci, Fosco Bertoli (vice presidente del Consiglio d’indirizzo) e Andrea Palestini (vice presidente Consiglio di amministrazione).
L’avanzo, viene precisato, ammonta esattamente a 1 milione e 249mila euro circa e rappresenta il 2,24 per cento del patrimonio. Intanto, per il 2018, viene confermato un budget erogativo da 1 milione di euro per il territorio della Provincia di Lucca.
Un dato che trasmette fiducia, insieme alle considerazioni che si intrecciano circa le condizioni di salute della Banca del Monte (rispetto alla quale Fondazione Bml detiene una quota azionaria pari al 20%, ndr) e, soprattutto, alle difficoltà mostrate dal gruppo Carige. “Non vi nascondo – commenta Landucci – che fino al 2013 la nostra partecipazione azionaria in Banca del Monte (all’epoca pari al 40%, ndr) rappresentava l’investimento più redditizio. Poi – argomenta con un velo di amarezza che gli riga la voce – abbiamo dovuto ovviare ai problemi che si sono manifestati a partire dalla metà 2013”. Fu allora che la Fondazione decise di vendere la metà del suo pacchetto azionario (oggi detenuto al 20% anche da Fondazione Crl e per il restante 60% da Carige), virando decisamente di rotta per salvaguardarsi. “Abbiamo dovuto fare in modo – spiega il presidente – che il nostro restante patrimonio rendesse più del dovuto, considerato che quella partecipazione non ci portava più frutti. Ad ogni modo – prosegue – anche se per il 2017 la Banca del Monte ha chiuso il bilancio con una perdita programmata (per coprire le sofferenze pregresse, ndr), ora sappiamo che la previsione, per il 2018, è quella di un pareggio di bilancio. Il piano industriale, inoltre, prevede un ritorno agli utili per il 2019: se sarà rispettato, sarà possibile produrre di nuovo utili e distribuire dividendi”.
Capitolo Carige: anche in questo caso Landucci esprime, al netto delle difficoltà del gruppo, un cauto ottimismo. “Riceveremo il loro amministratore delegato a breve – confessa – e posso dire che, passati i giorni di tensione, adesso ci sono i presupposti per tornare ad una gestione in salute, anche se Carige rimane convalescente. Sono rimasto stupito in positivo – prosegue – da come tutte le situazioni previste nel piano industriale stiano andando in porto”.
Landucci rammenta anche come, nel 2012, l’obiettivo del gruppo fosse l’aumento di capitale, seguito dall’apertura di 15 nuovi filiali: “Era un altro periodo – commenta – caratterizzato dall’ottimismo, subito prima che si creassero difficoltà a livello globale. Oggi devo dire che, archiviato un 2016 anomalo e piuttosto deludente, stiamo gestendo la situazione. Il nostro comitato per gli investimenti, in questo senso, ha fatto un ottimo lavoro, differenziando gli investimenti azionari e facendoli rendere di più”.
Una situazione di razionalizzazione generale che, come prevedibile, si riflette anche sulle scelte dei progetti da sostenere: nel 2017 la Fondazione Bml ha erogato contributi per 995mila euro, sostenendo 160 richieste, a fronte delle 432 pervenute. “Questo anche perché – afferma Bertoli – siamo dovuti passare da un metodo di previsione ad uno consolidato. Come dire: non possiamo più immaginarci nulla, ma soltanto basare le erogazioni future su quello che abbiamo guadagnato l’anno prima”. Un concetto, questo, ripreso anche da Palestini: “In un mercato estremamente volatile – precisa – non c’è davvero margine per previsioni basate sulla speranza”.
Dei 160 progetti finanziati, 123 riguardano enti privati ed associazioni (per un totale di 804mila euro versati), mentre 37 coinvolgono istituzioni pubbliche (per 155mila euro circa).
Il settore maggiormente trainante resta la cultura (con 383mila euro investiti), seguito a ruota da Sviluppo locale (con 235mila euro investiti”. Poi ecco Educazione, istruzione e formazione (con 182mila euro erogati), mentre in terza piazza si colloca Volontariato, filantropia e beneficenza (174mila euro di contributi nel 2017). Chiude (con 20mila euro di contributi) il settore Ricerca ambientale.
“L’investimento in cultura – precisa Landucci – coinvolge in realtà diversi ambiti, andando ad arricchire l’intero tessuto locale. Quest’anno abbiamo alzato molto il livello, con Deredia, ma continuiamo a portare avanti tanti progetti, dal Palazzo delle esposizioni agli incontri con le eccellenze, fino alla collaborazione con la Provincia per villa Argentina, a Viareggio. Vi ricordo che in Italia ci sono 88 Fondazioni bancarie e che noi siamo un ente medio-piccolo: le risorse saranno sempre limitate, ma vogliamo gestirle al meglio”. Anche per questo, nel documento programmatico previsionale 2018, viene confermato un budget erogativi pari ad 1 milione di euro, destinato al territorio della provincia di Lucca.
Il patrimonio netto della Fondazione Bml, così come risulta dall’ultimo bilancio previsionale 2018, si attesta – in continua diminuzione – a 64 milioni e 860mila euro circa (dato al 31 dicembre 2016), ben lontano dal picco massimo registrato nel 2013 (quando il patrimonio ammontava a circa 77 milioni di euro) e decisamente distaccato anche dall’anno precedente, il 2015 (che faceva segnare 71 milioni di euro). Resta invece estremamente positivo, in questo, l’avanzo di oltre un milione di euro fatto segnare nel 2017, anche e soprattuto in relazione al disavanzo – il primo nella storia della Fondazione – patito nel 2016 (per 1 milione e 983mila euro).
Quanto al patrimonio finanziario “immobilizzato”, si segnalano le partecipazioni al centro di discussione questa mattina (2 maggio): la quota del 20% del pacchetto azionario di Banca del Monte di Lucca spa si traduce in un valore della partecipazione pari a 20milioni e 974mila euro; l’impegno in Banca Carige Spa (corrispondente ad una quota dello 0,15% del capitale sociale), esprime invece un valore di bilancio che sfiora i 3 milioni di euro.
In chiusura, spazio anche per una segnalazione in ordine al percorso Loges (per cechi e ipovedenti) che la Fondazione Bml finanziò a suo tempo, nel centro cittadino: “Sappiamo che a volte si creano delle difficoltà – commenta Landucci – per via del comportamento incivile di chi appone ostacoli lungo il percorso. Per questo cercheremo di essere sempre più vigili. Le due fioriere del Comune sul percorso lungo via dei Fossi? Non ne sapevo nulla – conclude – ma è ovvio che ci attiveremo subito per chiedere che vengano rimosse”.
Paolo Lazzari