Cub e Sgb: “Ctt, discriminatorio l’accordo siglato con alcuni sindacati”

15 maggio 2018 | 13:46
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Cub e Sgb: “Ctt, discriminatorio l’accordo siglato con alcuni sindacati”

Cub Trasporti e Sgb rigettano l’ipotesi di accordo che alcuni sindacati hanno sottoscritto con Ctt.
“L’intesa con la Ctt – dicono i sindacalisti – nasce dalla volontà di dividere i lavoratori in tre categorie: i vecchi assunti prima del 2006, i giovani dal 2006 al 2018 e i nuovi che entreranno in servizio dall’1 luglio, tutti ovviamente con contratto a tempo indeterminato. Non vale neppure l’anzianità di servizio a tempo determinato e chi ha lavorato in Ctt per mesi/anni non avrà riconoscimento alcuno. Questa divisione tra vecchi, giovani e nuovi determinerà tre livelli salariali differenti e con ripercussioni negative per molti anni, il potere di acquisto dei giovani e dei nuovi sarà fortemente decurtato. Viene stabilita una unica indennità economica giornaliera che annulla vari istituti per altro diversi tra loro come il premio di risultato (che in teoria dovrebbe essere legato al raggiungimento di obiettivi e che in molte aziende era legato alla presenza in servizio escludendo dal conteggio dei giorni gli infortuni, le maternità. i permessi 104, le assenze per terapia salva vita o gravi malattie)”.

“Questa intesa – spiegano Cub e Sgb – sancisce invece un regime salariale basato sulla disuguaglianza e soprattutto a discapito dei più giovani già penalizzati dal sistema previdenziale su base contributiva che condanna molti/e di noi a pensioni da fame oltre a restare al lavoro (grazie alla Fornero) fino a quasi 70 anni, una età incompatibile con la guida. Un accordo dannoso anche per il sindacato che interiorizza il principio e la pratica della divisione tra lavoratori e non prende neppure in considerazione altre figure professionali (oltre all’operatore di esercizio) operanti in azienda. Ci sono poi altri aspetti disdicevoli come il ticket restaurant (legato a condizioni sfavorevoli) di soli 5,16, un valore con cui a malapena si paga un panino, acqua e caffè.
Questa pessima intesa è solo l’inizio di un percorso atto a smantellare le condizioni di miglior favore per il personale della Ctt e spianerà la strada a una gestione aziendale dei turni, dei quadri, della assegnazione di vetture, dei criteri di erogazione delle ferie. Dopo l’annullamento degli accordi aziendali pre esistenti alla nascita della nuova azienda, questa intesa, se non respinta dai lavoratori, determinerà perdite salariali, di diritti e la permanente divisione tra lavoratori in base alla data di assunzione a tempo indeterminato”.
“I diritti e il salario – è il commento finale – non possono essere una variante a seconda della data di assunzione, aumenti salariali e miglioramento delle condizioni di lavoro e di vita sono obiettivi da perseguire nell’interesse di tuttie. Per questi motivi l’intesa siglata va non solo respinta ma avversata perché rappresenta un precedente pericoloso per tutte le aziende del trasporto pubblico locale”.