
E’ una doccia fredda per lavoratori e sindacati. E il rischio di un’altra gravissima crisi occupazionale per la Piana di Lucca è di nuovo alle porte. Una brutta tegola si abbatte sul futuro di Papergroup. Il giudice del tribunale di Lucca ha sciolto le riserve e respinto l’ipotesi di concordato presentata a gennaio dall’azienda. Un esito che purtroppo era nell’aria da ore anche se fino all’ultimo i sindacati avevano sperato di poter intavolare una trattativa su una riorganizzazione aziendale che non mettesse a rischio tutti e 147 i lavoratori. Ridotte al lumicino adesso le prospettive future.
Ora le strade che si possono aprire lasciano ancora lo spiraglio, in extremis, a qualche possibilità e ad una eventuale nuova proposta di concordato in continuità le parti attendono di esaminare le carte per capire che direzione seguirà alle decisioni del tribunale.
Il timore di sindacati e lavoratori è che, nella peggiore delle ipotesi, si proceda alla fissazione di un’udienza per l’istanza fallimentare – il che metterebbe a rischio tutte le carte in tavola. Potrebbero tuttavia esserci ancora possibilità e tempi per ripresentare una nuova ipotesi di concordato, per garantire di procedere in continuità con l’attività lavorativa. E guadagnare tempo perché all’orizzonte si affaccino eventuali investitori.
Per ora infatti c’erano in ballo 37 esuberi: dipendenti per i quali la Papergroup che ha stabilimenti a Capannori e San Gennaro aveva aperto la procedura di mobilità, presentando già nel gennaio scorso al tribunale la proposta di concordato che il giudice Giacomo Lucente aveva accolto con riserva. Riserva che è stata sciolta oggi (30 maggio) nel modo in cui non si auguravano lavoratori e sindacati.
La vicenda della crisi Papergroup tiene ormai banco da diversi mesi, con una mobilitazione generale dei lavoratori, delle Rsu e delle sigle sindacali insieme alle istituzioni, da Comune di Lucca, a Provincia di Lucca, fino alla Regione.
Domani (31 maggio) si svolgerà un incontro con l’azienda per affrontare la situazione e capire le prossime mosse da fare. Si stanno muovendo anche i sindacati, con i loro legali e professionisti per acquisire ed esaminare le carte del tribunale.
Rob. Sal.