
La Papergroup spera di poter presentare un’altra proposta di concordato al tribunale, per cercare di salvare l’azienda che ha stabilimenti a Carraia e a Coselli dopo lo stop dei giudici al piano presentato in gennaio. Ma per i sindacati il tempo “degli annunci” è inesorabilmente scaduto. “Una proposta irricevibile e secondo noi inapplicabile”, spiega Simone Tesi, rappresentante di Slc Cgil. A pochi giorni dal diniego al concordato, che a supporto conteneva anche il nuovo piano industriale dell’azienda compreso il programma di riorganizzazione del lavoro – con la proposta di incentivi alla fuoriuscita volontaria dei dipendenti – per arrivare a 37 esuberi, le sigle chiedono “chiarezza e concretezza”.
In ballo, secondo loro, non c’è più la mobilità di questo ‘gruzzolo’ di lavoratori nello stabilimento di Carraia. Numeri già di per sé importanti, è chiaro, ma ora, con lo stop alla procedura concorsuale e l’udienza pre fallimentare già fissata al prossimo 6 luglio, per i sindacati rischia di essere sotto esame l’intera tenuta aziendale e quindi a rischio l’intero personale. Ovvero,147 posti di lavoro.
Per questo motivo è stato chiesto e ottenuto un confronto diretto, che dovrebbe svolgersi già questo fine settimana, con il commissario giudiziale Franco Della Santa. “Vogliamo capire da chi segue direttamente la procedura e gestisce il rapporto con il tribunale quali sono le reali prospettive – spiega Tesi -: a questo punto, nonostante tutto, l’azienda insiste con la mobilità e gli incentivi per 37 lavoratori. Ma alla luce del pronunciamento del giudice, secondo noi le cose sono ben diverse. Vogliamo capire se c’è da ripartire da zero e soprattutto in che condizioni e con quale prospettiva. Si tratta di una situazione complessa e difficile, che merita le giuste valutazioni”.
Nel frattempo, anche oggi si è scioperato alcune ore a Carraia e non sono escluse altre mobilitazioni nelle prossime ore. Nei giorni scorsi hanno fatto visita agli stabilimenti, per portare la loro vicinanza ai lavoratori, anche il presidente della provincia Luca Menesini e il consigliere regionale del Pd, Stefano Baccelli. Tra gli altri si è recato ai presidi anche Massimiliano Bindocci, sindacalista della Uilcom e consigliere comunale del M5S a Lucca.