Fisascat Cisl: “Lhs, no a lavoratori di serie A e di serie B”

25 giugno 2018 | 14:18
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Fisascat Cisl: “Lhs, no a lavoratori di serie A e di serie B”

Non si fa attendere la risposta alle dichiarazioni dell’amministratore di Lucca Holding Servizi, Bilancioni, dopo l’agitazione dei dipendenti incerti sul futuro dell’azienda: “Dopo quanto abbiamo appreso a mezzo stampa – dice Simone Pialli, funzionario di Fisascat Cisl – in merito alla risposta data dall’azienda allo stato di agitazione dei lavoratori e delle lavoratrici della Lucca Holding Servizi, sentiamo la necessità di chiarire alcuni punti. Prendiamo atto della volontà da parte dell’azienda di riaprire un confronto con i lavoratori e le Rsu e di questo non possiamo che essere felici,ma tale disponibilità rimarrà effimera e di totale superficialità se non verrà avallata dalla volontà dell’azienda di investire risorse su dipendenti storici, che hanno reso la Lucca Holding Servizi una municipalizzata in continua evoluzione, come del resto ammesso anche dalla direzione della stessa”.

“Il quesito è sempre il solito – prosegue Pialli – perché prendere in considerazione l’idea di creare un contratto integrativo se non si hanno le risorse per strutturare un premio di risultato? Si badi bene,che non preveda soldi a pioggia per tutti,questa non è assolutamente la nostra linea,ma che si basi su parametri oggettivi quali la presenza ed il raggiungimento di vari obiettivi a seconda degli ambiti in cui opera la Lhs. Vogliamo anche ricordare alla direzione dell’azienda, che sembra essere affetta da amnesia nella sua ricostruzione dei fatti, che in un passato non troppo lontano hanno addirittura ipotizzato per il loro personale, il passaggio al contratto nazionale delle agenzie di riscossione; ben più oneroso rispetto all’attuale contratto applicato ossia quello del commercio”.
“Su questo tema ci siamo confrontati – prosegue ill sindacalista – e non abbiamo fatto nessuna ostruzione, dimostrando serietà e pragmatismo, quando l’azienda ci ha comunicato che questo passaggio era troppo oneroso. Da qui abbiamo convenuto sulla necessità di creare un contratto integrativo aziendale che portasse dei benefici ai lavoratori e, al contempo, non mettesse in crisi le casse della società. Ora però ci sembra veramente troppo che non si riesca a trovare nemmeno le risorse per un premio di risultato quando fino a poco tempo fa ci confrontavamo addirittura su un passaggio ad altro contratto nazionale, che ripeto, sarebbe stato molto più oneroso”.
“Quello che come organizzazione sindacale vogliamo assolutamente evitare – conclude – nell’interesse dei laboratori, è che all’interno della solita azienda convivano lavoratori di serie A e lavoratori di serie B dal momento che i dipendenti di Gesam, che dall’1 agosto arriveranno in Lhs, hanno il loro meritato premio di risultato”.