Niente stop per funerali operaio, sindacati in presidio

30 giugno 2018 | 12:27
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Niente stop per funerali operaio, sindacati in presidio
Niente stop per funerali operaio, sindacati in presidio
Niente stop per funerali operaio, sindacati in presidio

Niente stop alle attività dell’azienda per i funerali del dipendente morto, sindacati sul piede di guerra. Le organizzazioni sindacali Filctem Cgil, Femca Cisl e Ulitec Uil hanno reso noto che la Baldassari cavi elettrici non ha accettato la richiesta di sospensione dell’attività lavorativa per permettere a tutti i lavoratori, colleghi e amici, di partecipare al funerale del defunto Alessandro Vornoli.

“I sindacati, il 21 giugno – si spiega in una noa   hanno avanzato una formale richiesta di sospensione del turno di lavoro per il giorno del funerale, ma la società non ha inteso rispondere fino alle 18,18 del 29 giugno comunicando comunque che non accettava la richiesta avanzata e che era disponibile a concedere esclusivamente permessi orari individuali e su richiesta dei lavoratori. La comunicazione aziendale, pervenuta solo venerdì sera, ha reso di fatto impossibile avvisare i lavoratori della possibilità di richiedere un permesso ed è l’ennesimo strappo posto in essere dalla Baldassari che, nella propria nota, arriva a parlare di comportamento improntato ad una “consuetudine” aziendale, come se morire all’interno di un’azienda e durante il turno di lavoro sia un qualcosa che considera normale. La società Baldassari non solo non è nuova a tali atteggiamenti ma continua a dimostrare una scarsa attenzione verso la sicurezza sul lavoro e verso i propri dipendenti: ricordiamo che solo nel 2017, come in ampia conoscenza di Asl e Inail, si sono verificati in azienda oltre 20 infortuni sul lavoro e il 2018 ha, ad oggi, una media di infortuni sul lavoro superiore allo scorso anno”.
“I sindacati sono seriamente impegnati in un’opera di sensibilizzazione, verifica e richiesta di messa a norma dell’azienda – prosegue la nota – ma, purtroppo, l’atteggiamento della società non appare mutare. A oggi, nonostante le ripetute richieste, non è stato possibile neanche incontrare il Responsabile servizio di prevenzione e protezione aziendale, sia il precedente sia il nuovo che, a dire della società, è stato nominato il 27 giugno e di cui ufficialmente non è stata data nessuna comunicazione. I sindacati non sono mai entrati nel merito dell’evento, non hanno intenzione di attribuire nessuna responsabilità e attendono la fine delle indagini degli organi inquirenti preposti, ma ritengono il comportamento della società Baldassari inaccettabile, come del resto hanno già denunciato essere inaccettabile che le macchine abbiano continuato a produrre la notte in cui è morto il collega Vornoli. I lavoratori sono esseri umani e non macchine che una volta esaurite si rottamano”.
“Il 2 luglio istituiremo, nell’orario di ingresso dei lavoratori del turno pomeridiano – concludono le sigle – dei presidi ai cancelli della Baldassari Cavi Elettrici al fine di informare della possibilità di richiedere un permesso atto a partecipare alle esequie di Alessandro Vornoli, stringendosi all’immenso dolore che ha colpito la sua famiglia. La questione non sarà comunque chiusa. I sindacati hanno deciso di non indire uno sciopero solo per rispetto verso il defunto e la sua famiglia che in un momento così delicato merita solo riguardo e vicinanza, ma dal giorno successivo richiederemo alle istituzioni preposte un incontro atto a valutare la situazione interna alla società Baldassari e chiederemo di porre in essere ogni prescrizione atta a garantire la sicurezza sul lavoro, che non può non partire dal rispetto dei lavoratori e dei diritti dei lavoratori”.