Allarme Coldiretti: “Con Brexit a rischio 3,3 miliardi di esportazioni”

“Senza accordo sono a rischio 3,3 miliardi di esportazioni agroalimentari made in Italy in Gran Bretagna realizzati nel 2017”. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti in merito agli effetti delle dimissioni dei rappresentanti del governo inglese e con il rischio di una Brexit senza accordo. Una eventualità drammatica per i sudditi della Regina ma anche, sottolinea la Coldiretti, per le imprese italiane e toscane particolarmente attive su un mercato britannico, molto importante per il cibo e le bevande nostrane.
La voce più importante della tavola nelle esportazioni tricolori, sottolinea la Coldiretti nel suo rapporto, è infatti rappresentata dal vino con un valore di 810 milioni di euro di esportazioni nel 2017 e, in particolare, dal Prosecco: immancabile nei party inglesi. Al secondo posto tra i prodotti agroalimentari italiani più venduti c’è la pasta ma rilevante è anche il ruolo dell’ortofrutta, dei formaggi e dell’olio d’oliva.
“A preoccupare – sottolinea Antonio De Concilio, direttore di Coldiretti Toscana – è soprattutto il rischio che con l’uscita dall’Unione Europea si affermi in Gran Bretagna una legislazione sfavorevole all’esportazioni agroalimentari italiane come l’etichetta nutrizionale a semaforo sugli alimenti che si sta diffondendo in gran parte dei supermercati inglesi e che boccia ingiustamente quasi l’85% del Made in Italy a denominazione di origine (Dop). L’etichetta a semaforo indica con i bollini rosso, giallo o verde il contenuto di nutrienti critici per la salute come grassi, sali e zuccheri, ma non basandosi sulle quantità effettivamente consumate, bensì solo sulla generica presenza di un certo tipo di sostanze, porta a conclusioni fuorvianti arrivando a promuovere cibi spazzatura come le bevande gassate dalla ricetta ignota e bocciare un elisir di lunga vita come l’olio extravergine di oliva le cui esportazioni sono calate del 13,5% nel 2017″.