Fiom: “Snaitech, lavoratori minacciati per i contratti”

“Nelle ultime settimane si stanno moltiplicando le pressioni della direzione aziendale sulle lavoratrici e sui lavoratori per convincerli, con lusinghe o con minacce più o meno esplicite, ad accettare il cambio di contatto nazionale”. E’ dura la denuncia di Mauro Rossi, segretario provinciale della Fiom Cgii, nei confronti di Snaitech. La questione è quella relativa alla decisione di cambiare il contratto da quello dei metalmeccanici a quello del terzario, assunto dall’azienda. In questo modo la Fiom sarà tagliata fuori dai tavoli sindacali.
“L’atteggiamento aziendale non cambia – incalza Rossi -, aiutato da alcuni rappresentanti sindacali che si rendono complici: si cerca il rapporto diretto con i singoli e si pensa di scavalcare la nostra organizzazione sindacale, che resta di gran lunga la più rappresentativa. Non accettate questi metodi – scrive Rossi rivolgendosi ai dipendenti Snaitech -: nessuno di voi è tenuto a firmare alcunché. Chi lo dovesse fare si consegnerà, con le mani legate, alla volontà aziendale. Le norme, ed il diritto, sono dalla nostra parte. Come minimo fino alla scadenza naturale del contratto nazionale metalmeccanico (novembre 2019) nessuno può disapplicarlo ed imporvene un altro che è più conveniente solo per l’azienda. Noi saremo al vostro fianco sempre e comunque e, come sapete, abbiamo diffidato l’azienda dal procedere nella direzione intrapresa. Alla diffida seguirà, se necessario, una apposita azione legale”.