Autospurgo, Cna Toscana: “L’ordinanza del presidente Rossi non salva l’attività”

6 agosto 2018 | 13:23
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Autospurgo, Cna Toscana: “L’ordinanza del presidente Rossi non salva l’attività”

“Danni economici ingenti si prospettano per le imprese autotrasporto di spurgo pozzi neri per conto terzi se i centri di depurazione non iniziano a riaprire per il conferimento dei liquami”.
A dirlo è Cna Toscana che la scorsa settimana era già intervenuta sul problema dei fanghi, denunciando il rischio del blocco delle attività delle imprese di auto spurgo e i conseguenti disagi per i cittadini.

“Purtroppo sembra che l’ordinanza contingibile ed urgente del presidente Rossi – prosegue Cna Toscana – non abbia risolto, almeno nell’immediato, il problema delle imprese del settore: gli auto spurgo stamani mattina, salvo qualche rara eccezione, si sono visti precludere da parte dei centri di depurazione la possibilità di conferire i rifiuti derivanti dalla pulizia delle fognature e delle fosse settiche private. Ci auguriamo che nei prossimi giorni ci siano maggiori rassicurazioni da parte dei centri di depurazione e da parte della Regione Toscana; il blocco delle attività delle imprese sta producendo danni economici rilevanti, oltre al rischio di non poter intervenire nelle situazioni più urgenti. Se da un lato è positivo e apprezzabile lo sforzo fatto dalla Regione Toscana, dall’altro non è accettabile che a farne le spese siano le piccole e medie imprese di trasporto, alle quali è del tutto evidente che non si possa attribuire alcun tipo di responsabilità in questa vicenda”.
“La Regione Toscana – concluse Cna Toscana – imponga ai centri di depurazione di considerare la ripresa dei conferimenti anche da parte degli autospurghi, monitorando e gestendo le situazioni di urgenza. Cna Toscana si augura che tutti gli impianti possano a breve riprendere la normale attività di conferimento anche da parte delle imprese di trasporto”.