Sistema di valutazione Asl, sindacati sul piede di guerra

Allarme sulla valutazione del sistema di performance individuale dell’azienda Usl Toscana Nord Ovest da parte dei sindacati. Secondo le organizzazioni dell’ambito territoriale di Lucca di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl l’azienda “dà precise indicazioni ai valutatori: siate contenuti nel dare il voto ai lavoratori del comparto, le votazioni non devono superare il valore di 76 e cercare di tenersi anche più bassi”.
“Prima di intervenire sull’argomento – spiegano i sindacati – abbiamo accertato la veridicità di quanto riferito e siamo rimasti increduli di fronte a quanto ci hanno raccontato e sta accadendo. Premesso che i rappresentanti sindacali scriventi (Giovanna Lo Zopone ed Elisabetta Battistoni di Fp Cgil, Luciano Cotrozzi e Maria Grazia Simoni di Cisl Fp e Pietro Casciani e Andrea Lunardi di Uil Fpl) hanno più volte ribadito all’azienda la assoluta contrarietà al nuovo impianto del sistema di valutazione (Svod), approvato dall’Asl con delibera 667 del 27 luglio e considerata la disponibilità dell’azienda a rivedere l’intero sistema a causa delle innumerevoli criticità rilevate nello stesso, non è assolutamente accettabile quanto sta accadendo e cioè che l’azienda, in modo strumentale, si muova nel tentativo di convincere i valutatori ad attivare comportamenti che, oltre ad essere scorretti, potrebbero esporre chi valuta a responsabilità con negative conseguenze”.
“I sindacati sono indignati e ritengono che quanto sta accadendo sia gravissimo – prosegue la nota – Sembrerebbe che in una riunione svoltasi nella sede legale della Asl a Pisa, via Cocchi, l’amministrazione, dopo aver illustrato il nuovo sistema di valutazione, abbia sollecitato i presenti ad essere contenuti con le valutazioni da assegnare ai valutati, raccomandando una precisa indicazione e cioè di non superare nelle votazioni il valore di 76 o anzi ancor meno. La motivazione di questa indicazione starebbe in questi termini: “Rendere possibile un margine di miglioramento per gli anni futuri”. Questo vale a dire, spiegano i sindacati, che chi è meritevole della votazione massima o comunque di una certa valutazione, rimane al di sotto della stessa, anche se meritata, vedendosi peraltro penalizzata la quota di produttività individuale, per poter avere , secondo la direzione, un margine di miglioramento per l’anno futuro. Incredibile ma vero. Cosa dovrebbero fare i lavoratori per avere il massimo? Per l’amministrazione non è possibile avere il massimo. E poi, i valutatori sono stati informati di come e quanto la valutazione si lega all’erogazione della produttività? No, a noi risulta di no. Sarebbe come dire ai dipendenti: cercate di non dare il massimo quando siete al lavoro, state al di sotto della soglia X, così che per il prossimo anno possiate rendere possibile un miglioramento nelle future valutazioni della vostra performance”:
“Questa trovata di fantasia dell’azienda – concludono i sindacati – e quindi le sigle chiedono che con altrettanta fantasia la dirigente Asl preposta ponga rimedio al distorto messaggio trasmesso ai dipendenti valutatori. Fp Cgil, Cisl Fp, e Uil Fpl sollecitano inoltre l’azienda a non banalizzare sull’istituto della valutazione. E collegandosi a tale ultima indicazione, i sindacati dell’ambito territoriale di Lucca, raccomandano all’azienda di tenere sempre presente che valutare significa esprimere un giudizio impegnativo che obbliga chi lo esprime a seguire un percorso, raccogliere informazioni, avere una conoscenza diretta del valutato, seguendo i canoni della logicità, correttezza e buona fede; ma, al di sopra di ogni indicazione, sottolineano i sindacati confederali, valutare significa anche essere indipendenti da pressioni esterne”.