Confesercenti: bene limiti ai temporary con codice commercio

“Finalmente la Toscana ha un nuovo codice del commercio che sostituisce quello ormai superato che risaliva al 2005. Uno strumento che mette nuove regole ad un settore che mai come adesso aveva bisogno di certezze. Un plauso alla Regione per il lavoro svolto di concerto con le associazioni di categoria”. In queste parole tutta la soddisfazione di Alessio Lucarotti, presidente di Confesercenti Toscana Nord, all’indomani del varo del nuovo documento di programmazione regionale per il settore del commercio.
“Il nuovo testo reintroduce alcuni punti fondamentali, quali la necessità di ristabilire regole per la competizione nel mercato e non abbandonarsi alla semplice deregulation imperante degli ultimi anni – dice ancora Lucarotti -, la centralità del commercio nel sistema economico regionale, la precisa definizione della concertazione come strumento di confronto e di governo del territorio. Non mancano elemento innovativi quali la definizione ed il riconoscimento dei centri commerciali naturali come soggetti attivi nella partecipazione allo sviluppo territoriale”. Tra gli aspetti importanti, e soprattutto attesi, quello della somministrazione con particolare riferimento alle sagre per le quale vengono poste regole e vincoli. E poi la regolamentazione dei temporary store, fenomeno diffuso a Lucca nel recente Lucca Comics. “Vengono disciplinati i temporary store e le attività temporanee di vendita – spiega la presidente di Confesercenti Lucca Esmeralda Giampaoli -. Nei primi, con durata non superiore a novanta giorni, le vendite possono essere effettuate anche da aziende produttrici, nel corso di eventi, per la promozione del proprio marchio. L’attività temporanea di vendita viene invece svolta in aree o edifici privati o pubblici ad uso privato, in occasione di manifestazioni, spettacoli e riunioni straordinarie di persone, purché abbia ad oggetto esclusivamente prodotti attinenti all’evento stesso. Per il settore ambulante – conclude Giampaoli -, si sono definite in modo chiaro le regole cercando di porre un freno al dilagante abusivismo più o meno mascherato. Semplificato il procedimento di accertamento dell’obbligo di regolarità contributiva (le imprese non dovranno disporre del Durc cartaceo ed esibirlo a richiesta degli organi di controllo), viene introdotto l’obbligo per il Comune di utilizzare procedure di evidenza pubblica per individuare i soggetti cui affidare organizzazione e gestione di mercati, fiere o fiere promozionali”.