Crescono occupazione e retribuzioni nell’artigianato. Ma a Cgil non basta

Dai dati del primo rapporto Occupazione e retribuzioni nell’artigianato toscano, presentato oggi a Firenze dall’Ebret, l’ente bilaterale dell’artigianato toscano, emerge che fino a tutto il 2017 il settore ha registrato una ripresa importante con un aumento dell’occupazione del +10,4 per cento e un aumento delle retribuzioni del 3,6 per cento. Sono cresciute inoltre sia le aziende che i lavoratori iscritti all’ente bilaterale.
“Cgil Toscana rileva, però – dice Mirko Lami, segretario Cgil Toscana con delega al mercato del lavoro e alle attività produttive – che la crescita occupazionale non ha modificato le condizioni soggettive del lavoro, per cui tra i lavoratori emerge lo scontento per condizioni di lavoro pesanti. Da qui la necessità di concludere, in tempi ragionevoli, un accordo interconfederale sull’artigianato. Per Cgil Toscana è molto importante trovare una sinergia tra le varie organizzazioni sindacali e datoriali, a tutti i livelli, per ovviare alle lacune dell’Inps che non copre i periodi di sospensione da lavoro. Ci sono, così, lavoratori che non possono accedere alla pensione, né all’ammortizzatore sociale, alla Naspi. Insomma se non troviamo una soluzione con la bilateralità dovremo assistere alla creazione di nuovi esodati nel settore artigiano”.