Braccini (Fiom), verso elezioni in Snaitech: “Serve riordino settore gioco”

22 dicembre 2018 | 17:09
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Braccini (Fiom), verso elezioni in Snaitech: “Serve riordino settore gioco”

Nuove elezioni per le rappresentanze sindacali in Snaitech. Per la Fiom Cgil interviene il coordinatore nazionale per Snaitech, Massimo Braccini: “Le elezioni dei rappresentanti dei lavoratori – spiega – all’interno dei luoghi di lavoro rappresentano una delle espressioni più alte di democrazia. A seguito della condanna per attività antisindacale ed il rientro a pieno titolo in azienda della Fiom con tutti i diritti sindacali, abbiamo avviato la procedura per l’elezione della rappresentanza sindacale ed a breve si terranno le votazioni. Le elezioni dei rappresentanti dei lavoratori all’interno dei luoghi di lavoro rappresentano una delle espressioni più alte di democrazia. La democrazia nasce, e purtroppo declina, nei luoghi di lavoro. Quando c’è poca democrazia nei luoghi di lavoro vuol dire che c’è poca democrazia anche nel paese. I rappresentanti sindacali aziendali ricoprono un fondamentale ruolo di garanzia a tutela dei diritti, della dignità e della sicurezza dei lavoratori. La condanna della Snaitech non solo ha reso giustizia di fronte alla prepotenza aziendale, ma ha permesso anche di riportare la democrazia (che l’azienda con molta cura aveva cercato di esautorare) nel luogo di lavoro”.

“Le nuove elezioni – spiega – segnano di nuovo un processo democratico nell’interesse dei lavoratori che non a caso si erano ritrovati con rappresentanti sindacali nominati e non eletti. Attendiamo la data dell’incontro al ministero dello sviluppo economico per avviare la fase di confronto ed analizzare il passaggio di proprietà da Snaitech a Playtech visto che non è mai stato presentato un piano industriale. Il settore del gioco necessita di un preciso riordino, i colossi aziendali che lo stanno gestendo vanno messi sotto osservazione e le concessioni devono essere rilasciate sulla base di precisi criteri nell’interesse della collettività. Anche il governo si deve assumere le sue responsabilità”.