





Nove nuovi autobus per le tratte extraurbane di Lucca sono pronti a portare da oggi (27 dicembre) le loro ruote sulle strade del territorio della Piana. Un investimento condiviso tra l’azienda Ctt Nord e Regione Toscana, pari a più di 2 milioni di euro (circa 240mila euro per ciascun autobus). A salutare la nuova flotta, che sarà ulteriormente ampliata nel corso del 2019, l’amministratore delegato di Ctt Nord Alberto Banci, la consigliera di amministrazione Simona Deghelli, il presidente della Provincia di Lucca, Luca Menesini, l’assessore alla mobilità del Comune di Lucca, Gabriele Bove, il sindaco di Porcari Leonardo Fornaciari e il vicesindaco di Altopascio, Daniel Toci. Assente ‘giustificato’, ma presente nelle intenzioni, l’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli.
I nuovi mezzi, secondo gli accordi con la Iveco – con sede in Repubblica Ceca – sarebbero dovuti arrivare a luglio. Un ritardo che ha costretto le officine di Ctt Nord ad arginare, in parte, l’usura dei mezzi obsoleti con manutenzioni straordinarie e riparazioni. Inevitabili i disservizi, soprattutto negli orari di punta per la popolazione scolastica. Tanto che lo scorso 11 dicembre la Provincia di Lucca ha organizzato un momento di confronto con gli amministratori locali, portavoci delle istanze dei cittadini interessati dai disagi sulle linee. “Questa è una risposta concreta alle esigenze emerse quel giorno – ha evidenziato il presidente Luca Menesini – e la dimostrazione che gli enti locali hanno a cuore il trasporto pubblico. Con il monitoraggio del servizio vedremo se questa è una risposta sufficiente o meno ma senz’altro nove nuovi autobus andranno a risolvere gran parte di problemi. Voglio sottolineare – ha detto Menesini – che si tratta di mezzi efficienti e accessibili: un punto fermo che dimostra l’attenzione della Provincia di Lucca sia agli studenti, sia ai cittadini con disabilità. Dopo il 6 gennaio avremo un incontro con l’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli: andremo a Firenze con una delegazione di sindaci per individuare le prossime linee di azione”. Dal marzo del 2015 a oggi sono entrati in servizio 128 bus della flotta Ctt Nord, intenzionata a procedere con un rinnovo progressivo. Nello specifico, i nuovi 9 mezzi inaugurati stamani sono Iveco Crossway, lunghi 10,7 metri, diesel common rail euro 6: caratteristiche tecniche che produrranno un miglioramento sul piano delle emissioni inquinanti. Ogni mezzo ha 47 posti a sedere più 2 strapuntini, disponibili in caso di assenza sul mezzo di sedie a rotelle o passeggini. I posti in piedi sono 32 e per i passeggeri a mobilità ridotta è previsto l’accesso con una rampa elettrica. Su ciascun autobus troviamo un impianto frenante Abs, il controllo della trazione Asr, il blocco della movimentazione del veicolo a porte aperte il sistema di rilevamento degli ostacoli a porte chiuse. Inoltre i bus sono dotati di sistema satellitare Avm, che consente di monitorare posizione, percorso e velocità. Infine, all’interno dei bus ci saranno indicatori di percorso con tanto di annuncio vocale della destinazione e delle fermate. “Il programma di rinnovo non si ferma certo qui – ha detto Alberto Banci, amministratore delegato di Ctt Nord – e anzi, per il prossimo anno sono previsti nuovi arrivi. Si tratta di mezzi in cui comfort e sicurezza sono portati ai massimi livelli. Abbiamo preso atto, come azienda, che c’è un aumento di domanda di trasporto pubblico: un segnale che ci chiama a fare sempre meglio, un segnale, soprattutto, di una nuova consapevolezza ecologica dei cittadini. Grazie alla Regione Toscana – ha concluso – che, con il contratto ponte in attesa che il Consiglio di Stato si esprima sul contenzioso aperto dopo la gara per l’affidamento del servizio, permette investimenti a Ctt Nord che rimarranno in dotazione al subentrante, chiunque sia”. Soddisfatto anche l’assessore Gabriele Bove: “Il problema del sovraffollamento delle linee negli orari scolastici, con alcune corse saltate, è stato sentito dalle amministrazioni locali. È stato anche un incentivo a mettere insieme azioni concrete, e quella di oggi ne è dimostrazione. Molto è stato fatto, in questi anni, per motivare all’utilizzo del mezzo pubblico: dalle paline intelligenti alle app per smartphone che permettono un’interazione in tempo reale con i mezzi, come avviene in poche città italiane. Ma non bisogna fermarsi – ha concluso Bove – perché viviamo in un territorio bellissimo che sconta però il problema della qualità dell’aria. Migliorare il servizio di trasporto pubblico significa motivare le persone a lasciare l’auto a casa”. “Quando l’11 dicembre in Provincia – ha ricordato il sindaco di Porcari, Fornaciari – ci siamo confrontati, abbiamo capito che l’unica risposta seria alle famiglie non poteva che essere un rinnovo del parco mezzi. Ringrazio quindi Ctt Nord per la reattività avuta”. “Quando si parla di trasporto pubblico – ha commentato Daniel Toci, vicesindaco di Altopascio – lo si fa quasi sempre per denunciare un disservizio. La realtà, però, è diversa: c’è un’azienda che opera sul territorio perché l’autobus divenga sempre più una scelta e non un ripiego. Il problema del sovraffollamento delle corse in orario scolastico – ha osservato Toci – non è un problema recente: tuttavia non ricordo che in passato, di fronte a una criticità evidenziata, ci fosse questa prontezza nel risolverla”. “Questi nove mezzi – ha detto Simona Deghelli, che è anche presidente di Vaibus – non sono certo un punto di arrivo ma una tappa di un percorso, costante, per migliorare il servizio di trasporto pubblico. Il nostro mestiere è portare in giro le persone e fare in modo che chi viaggia con noi stia bene: per questo il nostro impegno non può avere mai un punto di arrivo”. L’assessore ai trasporti della Regione Toscana, Vincenzo Ceccarelli, assente per precedenti impegni, ha comunque voluto sottolineare che “prosegue l’attuazione del contratto ponte sottoscritto con le aziende, che ha validità di 2 anni e che consente il cofinanziamento che della Regione per il rinnovo dei mezzi. Si tratta di una risposta di qualificazione del trasporto pubblico importante, perché mezzi nuovi significano maggior comfort e sicurezza e una maggiore possibilità di controllo rispetto all’evasione. Gli investimenti fatti ci porteranno ad un un’età media della flotta in linea con quella delle principali realtà europee. Una conferma che la strada che stiamo perseguendo è quella giusta”.