In Italia il turismo enogastronomico va sempre più a gonfie vele: Toscana in testa alla classifica delle mete più gettonate

11 gennaio 2019 | 09:27
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In Italia il turismo enogastronomico va sempre più a gonfie vele: Toscana in testa alla classifica delle mete più gettonate

In Italia si mangia e si beve molto bene e i turisti, soprattutto gli stranieri provenienti da ogni parte del mondo, lo sanno! Per questo motivo, nel nostro paese il turismo enogastronomico sta crescendo molto velocemente.
Lo dimostrano i dati emersi dal Rapporto sul Turismo Enogastronomico in Italia, che mettono in luce anche quelle che sono le mete più ambite in assoluto. Tra queste spicca la Toscana, che si conferma ai vertici delle classifiche di gradimento.

La regione è considerata la meta più desiderata in assoluto da chi ama il turismo di tipo enogastronomico e, quindi, desidera mangiare e bere bene. Non solo italiani, come detto in precedenza: sono soprattutto gli stranieri a rendere la Toscana la meta più apprezzata in assoluto.
Questo accade soprattutto perché, nel corso degli ultimi, questo territorio ha saputo promuovere molto bene le sue specialità e tutto ciò che ha da offrire. Una cosa molto apprezzata dai turisti, che si sono innamorati del cibo e del vino toscano, rendendo la regione la prima scelta per le loro vacanze enogastronomiche.
Il cibo si classifica al terzo posto tra le varie motivazioni di viaggio, mentre al primo e al secondo ci sono sia l’arte e la cultura, che il mare. Cosa piace ai turisti? La fiorentina sembra essere in cima alla classifica di gradimento, ma anche ribollita, pappa al pomodoro e i salumi toscani non scherzano.
Non si tratta di turisti mordi e fuggi, bensì di cosiddetti top spender, che sono disposti anche a sborsare delle cifre interessanti per mangiare le tipicità toscane. Ogni anno, in Toscana i turisti stranieri spendono mille milioni di euro per mangiare le prelibatezze culinarie di questa terra.
Un’idea decisamente utile, quindi, può essere quella di aprire una cosiddetta bottega dei sapori, un luogo in cui vendere prodotti tipici e di qualità. I turisti hanno dimostrato di apprezzare non poco questo genere di locali e di negozi.
Chi ha voglia di mettere in piedi un’attività nel settore enogastronomico, quindi, potrebbe sfruttare questa occasione e prendere al balzo questa possibilità. Per aprire una bottega di questo tipo ci sono delle regole da rispettare che sono quelle che concernono anche le altre attività del settore commercio alimentare al dettaglio. Ci si deve, quindi, domandare come aprire un minimarket, dato che le attività sono regolamentate pressoché allo stesso modo.
Come indicato in un articolo apparso sul sito Contributi PMI, molto completo ed esplicativo, per aprire un’attività di questo tipo è necessario seguire una serie di regole. Tuttavia, come è facile immaginare, il settore della vendita di alimenti è quello che, nel corso degli anni, è stato meno colpito dalla crisi. Per questo motivo, si tratta di un settore interessante e abbastanza sicuro per investire. Naturalmente, il tutto va fatto con criterio e andando in primo luogo ad analizzare il settore e a trovare la propria specifica nicchia.
Quella delle specialità regionali, ad esempio, può essere un’ottima alternativa per chi vuole aprire una piccola attività nel settore alimentare. Seguire i consigli degli esperti, andare ad analizzare il posto e la concorrenza sul territorio sono solo i primi step. Si dovrà, poi, pensare a tutte le autorizzazioni da ottenere per poter vendere determinati alimenti.
Ci sono, naturalmente, anche dei costi da sostenere, legati sia alla burocrazia che all’acquisto dei beni da mettere in vendita. Nonostante tutto, però, è bene sottolineare che al momento questa potrebbe essere un’idea vincente se si ha intenzione di fare impresa e di puntare su un settore abbastanza sicuro e molto in voga in questo momento.