
Apriamo questo studio sul Forex e CFD premettendo che il trading con questi strumenti condivide le stesse caratteristiche tecniche.
Nel forex trading l’oggetto della contrattazione sono le coppie di valute mentre nel CFD trading l’oggetto è un sottostante come azioni, indici e materie prime. Ad esempio si può fare trading con i CFD delle azioni di Google, Apple, Facebook o di azioni italiane come Eni, Finmeccanica e Telecom Italia. Allo stesso modo i CFD possono rappresentare gli indici di borsa come il DAX o le materie prime come il Petrolio o il Natural Gas.
Differenze tra Forex e CFD
Se si sceglie di fare trading in CFD o nel forex valute, emergono delle differenze tra i due prodotti.
La prima differenza lampante riguarda la possibilità nel forex di scegliere tra molte coppie di valute, mentre con i CFD, possiamo scegliere qualsiasi altro strumento di investimento, dalle azioni agli indici, per concludere con le materie prime.
In entrambi i casi ci si può proteggere dalle decisioni errate utilizzando gli stop loss oppure si può uscire in guadagno applicato il take profit.
Anche i trader neofiti possono accedere sul forex e sui CFD. I CFD, forse, richiedono un livello più alto di esperienza ed una conoscenza approfondita dei mercati e delle relazioni macro economiche dell’economia, per questo motivo si adattano meglio a trader con maggiore esperienza, in grado di trarne ottimi guadagni.
Il Forex è uno strumento molto più semplice da comprendere rispetto ai CFD, e lo stesso vale per le strategie messe in atto e la scelta di quelle da mettere in atto.
Con il Forex abbiamo anche maggiori opportunità di scelta sui time frame, come anche sul tempo che si vuole investire nelle fasi operative, con una derivata possibilità di scelta delle strategie più consone da pianificare per rendere effettivi i propri obiettivi. I CFD, al contrario, offrono minori possibilità di scelta per i time frame, essendo nati e rivolgendosi ad un trading più rapido.
Nel Forex è più chiara e trasparente la gestione dei costi e delle commissioni poiché il dato si concentra in particolare sugli spread legati alle operazioni di trading, mentre per i CFD si possono avere commissioni variabili ed aggiuntive, in relazione alla tipologia di uso che facciamo del conto.
Altri due elementi migliori nel Forex riguardano l’informazione e la formazione, distribuita su piani di esperienza rispetto invece alla proposta per i CFD.
I CFD sono degli strumenti altamente speculativi, e per questa loro caratteristica richiedono una maggiore sicurezza di fronte a scelte difficili in congiunture negative che riguardano il mercato.
Trading con i CFD
Il termine CFD (Contract For Difference) indica uno strumento derivato che appartiene alla categoria degli strumenti finanziari da utilizzare per speculare sui mercati. Questo strumento si fonda su una modalità di contrattazione tra venditore e compratore, che grazie all’effetto leva permette di fare speculazioni su un asset sottostante (indici, azioni di borsa o materie prime).
La grande diffusione del trading online ha fatto emergere nuove tendenze, ovvero la possibilità di fare trading con i CFD ed allargare il cerchio delle operazioni possibili con cui ricavare dei profitti. Cosa sono questi strumenti? E quali sono i broker più adatti che offrono questi contratti?
Abbiamo già premesso, ma lo ripetiamo, che anche in questo caso il bene sottostante (o asset) non viene acquistato ma si tratta di un contratto tra cliente ed intermediario.
Nei CFD il broker ed il trader si accordano per scambiare denaro sulla base della quotazione del prezzo del bene sottostante.
In base a questa condizione, dobbiamo considerare alcuni elementi:
il trend del mercato
il prezzo del bene negoziato al momento dell’acquisto
il prezzo del bene negoziato al momento della vendita del contratto.
La variazione dei due prezzi alla chiusura determina il guadagno o la perdita del trader. In base al prezzo finale le due parti possono ottenere un profitto oppure una perdita. Questo derivato permette di guadagnare da posizioni ‘long’ – in rialzo – o dal ribasso – ‘short’.
Visto che come per il forex anche questo mercato Over the Counter (OTC) non è regolamentato in alcuni paesi, è molto importante accertarsi che i broker abbiano la licenza e l’autorizzazione per operare, concessa dalla Consob.
Come scegliere un Broker Forex
Per fare trading online è necessario aprire un conto con un broker forex. In rete ci sono tanti broker pertanto la scelta risulta più difficile. Un buon sito che metta diversi broker forex a confronto è sicuramente consigliabile per poter effettuare una scelta.
Alcuni criteri da tenere in considerazione quando si sceglie un broker forex sono la licenza Consob, il deposito minimo, la possibilità di essere rimborsati e l’assistenza clienti in lingua italiana.