Uil Nord Toscana: “Molto da fare per migliorare norme su quota 100”

6 febbraio 2019 | 10:19
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Uil Nord Toscana: “Molto da fare per migliorare norme su quota 100”

Legge di bilancio e quota 100. Parla Franco Borghini, segretario della Uil Nord Toscana. “Quota 100? E’ un intervento utile soprattutto per i lavoratori del Nord e per il settore pubblico, sicuramente molto meno per quelli del Sud e in particolare per le donne che hanno una vita lavorativa e contributiva molto più complessa e sfavorevole rispetto agli uomini. Per un giudizio completo delle proposte, riprendendo il nostro segretario nazionale, Carmelo Barbagallo, ‘vogliamo leggere i testi ma non saremo mai contro queste misure nelle parti che danno un aiuto ai poveri e consentono volontariamente di poter accedere prima alla pensione’”.

“Noi non siamo una parte politica, siamo una componente sociale che vuole discutere per migliorare i provvedimenti e suggerire il modo per farlo nell’interesse dei lavoratori e dei pensionati. Occorre fare chiarezza su un punto – prosegue Borghini – è chiaro che andare in pensione prima rispetto alla Fornero comporta una perdita economica (una pensione più bassa). Perdita che può essere rilevante. Consigliamo a coloro che possiedono i requisiti di farsi una idea più precisa recandosi a un patronato per fare una valutazione reale di quanto prenderanno di pensione in modo da poter decidere a ragion veduta evitando possibili brutte sorprese. I patronati Ital Uil sono pronti a rispondere alle domande dei lavoratori e delle lavoratrici”.
Giudizio positivo della Uil sulla “proroga dell’Ape sociale e dell’opzione donna, mentre non possiamo nascondere la nostra contrarietà sull’assenza di quota 41 che penalizza gravemente i lavoratori precoci e il mancato completamento della salvaguardia degli esodati che lascia troppe persone nell’incertezza e in difficili condizioni economiche. Per i lavoratori del settore pubblico va inoltre garantita l’intera cifra di trattamento di fine rapporto evitando una gravosa penalizzazione. Le idee che circolano su questo aspetto, garantire solo il 30% tramite prestito bancario non ci convincono: troppo bassa la cifra e troppo farraginoso il meccanismo (è forse un aiutino nascosto alle banche visto che dovranno pagare più tasse?)”.
Tema dolente quello della rivalutazione delle pensioni rispetto al quale la contrarietà della Uil è chiara e incontrovertibile. “La mancata piena rivalutazione delle pensioni sopra i 1500 euro lordi, sottolineiamo lordi. In piena continuità con i governi Monti, Letta, Renzi, anche il governo del cambiamento non cambia linea: fare cassa a spese dei pensionati italiani. Anzi ha fatto di più; ha violato un accordo che prevedeva il meccanismo di rivalutazione precedente ai blocchi e il recupero delle perdite subite negli anni scorsi. Per una pensione lorda di 1500 euro parliamo di una mancata rivalutazione, quindi di una perdita economica, di quasi 100 euro al mese dal 2011 ad oggi. L’altro aspetto grave è che mentre, e di questo siamo soddisfatti, si va incontro alle esigenze di qualche centinaia di migliaia di lavoratori, per gli altri milioni di lavoratori rimane la Fornero con l’aggravante che senza neutralizzazione, non prevista nella legge, l’età di accesso alla pensione si allontana sempre più”.
“C’è molto lavoro da fare in Parlamento – conclude il segretario Uil Nord Toscana – per migliorare, emendare, aggiungere, insomma per venire incontro ai lavoratori e alle loro esigenze e questo è uno dei tanti motivi per essere presenti sabato 9 febbraio alla manifestazione nazionale a Roma. Non contro qualcuno ma a favore del mondo del lavoro in Italia”.