Personale del carcere, Osapp: “Lucca esclusa da riorganizzazione”

6 marzo 2019 | 19:28
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Personale del carcere, Osapp: “Lucca esclusa da riorganizzazione”

Personale della polizia penitenziaria nel carcere di Lucca, è scontro anche tra sindacati. Questo almeno quanto dipinge Claudio Caruso, vice segretario regionale Osapp riferendosi alla riunione convocata ieri al Prap Toscana per una revisione di un decreto risalente al 2000 e “che era diventato obsoleto ed anacronistico”. Secondo Caruso, le richieste di maggior personale avanzate da Osapp sarebbero state ignorate “per spartizioni” tra sindcati. “Pur apprezzando la disponibilità del provveditore Antonio Fullone, abbiamo registrato – afferma – la ennesima sceneggiata adottata da tre sigle che a metà mattinata hanno chiesto una pausa e fuori dalla sede della riunione si accordavano, taccuino alla mano, sulla ripartizione delle piante organiche dei distaccamenti dei nuclei e formulando una proposta che senza motivazione alcuna andava a modificare le piante organiche di alcuni istituti non comprendendo il carcere di Lucca. Il cui nucleo secondo loro va affossato”.

“Proprio sulle necessità dell’istituto di Lucca – spiega Caruso – l’ Osapp aveva segnalato delle sperequazioni gestionali che vedono il personale di polizia penitenziaria di quell’Istituto in costante sofferenza, tanto che quel personale di Polizia Penitenziaria effettua una media altissima di straordinario. I dati forniti dall’Osapp avrebbero consentito un importante risparmio in termini di straordinario, uomini e mezzi aumentando, come proposto dall’Osapp l’organico del nucleo di Lucca di sole due unità. Ma i sindacalisti che sedevano al tavolo a parte lo scrivente ed altri due su otto, erano portatori di interessi plurimi e decisamente controversi se non in conflitto, avendo ricoperto alcuni di loro incarichi di coordinatore o comandante dei nuclei traduzione che cercano di incrementare a loro arbitrio e senza riscontri gestionali di sorta le sedi che a loro più aggradano. Rendendo la contrattazione un fatto apparentemente tecnico. Si può stare in minoranza e l’Osapp ha sempre rifiutato gli accordi sottobanco e ci sa stare con dignità in minoranza, ma non si può accettare una contrattazione dove i sindacati si sostituiscono all’amministrazione facendo gli interessi dell’amministrazione e non del personale”.