Donne, una panchina rossa alla sede Cgil Lucca

8 marzo 2019 | 10:47
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Donne, una panchina rossa alla sede Cgil Lucca
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Donne, una panchina rossa alla sede Cgil Lucca
Donne, una panchina rossa alla sede Cgil Lucca
Donne, una panchina rossa alla sede Cgil Lucca
Donne, una panchina rossa alla sede Cgil Lucca

La prima panchina rossa in una Camera del lavoro in Toscana è stata inaugurata alla Cgil di Lucca: nella giornata internazionale della donna, un atto simbolico e concreto per contrastare la violenza di genere. Davanti alla sede di viale Luporini si radunano un centinaio di persone; ci sono le studentesse delle classi prime e seconde del Pertini di Lucca – che hanno realizzato il disegno apposto accanto alla panchina -, Dalila Angelini (segretaria regionale Cgil), Loredana Polidori (segretaria Spi Cgil, in sostituzione di Daniela Cappelli, segretaria regionale), Ilaria Vietina (assessora alle pari opportunità), Teresa Leone (vicepresidente Consiglio comunale) e Cristiana Dell’Arsina (presidente Commissione pari opportunità Comune di Lucca). Presenti anche tutti i vertici della Cgil di Lucca, con Maria Rosaria Costabile ad introdurre la mattinata.

“Anche ieri – commenta Angelini – sono state uccise due donne. E’ recente, inoltre, la sentenza che ha previsto un’incredibile attenuazione della pena per un uomo violento. Qui, a Lucca, conoscete purtroppo molto bene il fenomeno. Di fronte a questo panorama lanciamo ancora una volta un’appello: più che infrastrutture fisiche, servono infrastrutture sociali pronte ad aiutare le donne in difficoltà”. La dipendenza economica ed emotiva, viene fatto notare, sono ancora ostacoli troppo spesso ostacoli insormontabili e, nel frattempo, i dati raccontano una realtà terrificante: nel 2018, in Italia, ogni 72 ore è stata uccisa una donna.
“I governi – prosegue Angelini – devono smetterla di mettere in discussione i Centri antiviolenza: servono finanziamenti costanti per tenerli sempre aperti. Bisogna – conclude – rilanciare una battaglia culturale contro la violenza di genere, dagli asili alle scuole, dalla Cgil alle istituzioni politiche. Basti pensare al gap economico tra uomo e donna ed alla disparità di trattamento per le madri: nel 2019 non possiamo più accettarlo”.
Oggi, intanto, verrà anche firmato il protocollo territoriale per il contrasto alla violenza di genere (cui aderirà anche la Cgil): “Passiamo – spiega Vietina – ad una dimensione operativa, che ci consentirà di applicare le “tre P” previste nella Convenzione di Istanbul: prevenire, proteggere, punire. Con i finanziamenti regionali che otterremo – specifica – andremo a finanziare le case di secondo livello in sette Comuni del territorio: sono fondamentali per la vita delle donne che escono dalle case rifugio. La panchina rossa, invece, rappresenta qualcosa di simbolico e concreto allo stesso tempo: siamo felici che, dopo l’esempio di piazza san Salvatore di tre anni fa, altre istituzioni importanti ci seguano lungo questa strada: le donne hanno diritto ad uscire dalla violenza e devono convincersi che non sono sole”.
Il disegno accanto alla panchina racchiude l’emblema del mondo ideale: “Abbiamo disegnato due scarpe, una maschile ed una femminile – raccontano le studentesse accompagnate dai docenti – sullo stesso livello, Nessuno calpesta l’altro”. In chiusura Mara Mucini, del coordinamento donne Spi, legge una toccante poesia, contenuta in un libretto creato per l’occasione e distribuito nelle scuole.

Paolo Lazzari