Concessionari condotto: “Livello colpa di poca manutenzione”

15 marzo 2019 | 07:36
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Concessionari condotto: “Livello colpa di poca manutenzione”

Polemica sul livello dell’acqua del condotto pubblico, intervengono i proprietari delle centraline idroelettriche. E lo fanno in risposta alle dichiarazioni del presidente del consorzio di bonifica, Ismaele Ridolfi, che su tema ha chiesto un tavolo tecnico.
“Non stupisce che le considerazioni del presidente siano state esternate proprio a ridosso delle elezioni consortili – affermano i concessionari – Il motivo per cui il livello dell’acqua, in certi punti del Condotto, appare eccessivo è da ricercare nella prolificazione di alghe, alimentate dagli scarichi fognari. Nonostante nel corso del 2018 il condotto sia rimasto in secca per molti mesi a causa del protrarsi del periodo siccitoso, il consorzio, se pur sollecitato sul punto, ha provveduto ad effettuare gli interventi di manutenzione relativi allo sfalcio delle alghe, limitatamente ad un brevissimo tratto del condotto. Stupiscono, quindi, le affermazioni del presidente che sostiene di incontrare difficoltà ad effettuare tali interventi a causa dei livelli di acqua troppo elevati: i livelli sono elevati proprio per la mancata manutenzione che avrebbe dovuto essere estesa a tutto il condotto, nel periodo estivo”.

“Il consorzio è, poi – prosegue la nota – ben a conoscenza della difformità, rispetto a quanto autorizzato, di alcune opere realizzate da alcuni frontisti che hanno devastato il condotto, opera monumentale assimilata, invero, ad una vera e propria fogna a cielo aperto. Nonostante le ripetute segnalazioni dei concessionari idroelettrici, documentate in diverse occasioni dai propri tecnici ed anche a mezzo di diffide inviate dal proprio avvocato, Angelita Paciscopi, il consorzio, non è mai intervenuto per porre rimedio alle vere cause delle scempio ambientale che sta continuando a protrarsi, limitandosi ad effettuare scarsi interventi di manutenzione e mai affrontando il problema nella sua interezza”.
“Il presidente Ridolfi pare, invece, dimenticare – concludono i concessionari – che importanti interventi di manutenzione al condotto sono stati effettuati proprio dai proprietari delle centraline idroelettriche. La realizzazione degli impianti, infatti, autorizzata da tutti gli enti (ivi incluso lo stesso consorzio), è stata subordinata alla effettuazione di interventi di manutenzione per l’importo di 515.851,59  euro oltre Iva per un primo lotto (terminato nell’anno 2015) e di 174.300 euro oltre Iva per un secondo lotto (terminato nel 2017)”.
I concessionari ricordano infine che le sei centrali installate sul Condotto pubblico per una potenza totale di 1300 kilowatt producono mediamente 6 milioni di kilowatt ora annui equivalenti a 1120 tonnellate di petrolio risparmiato e a 2640 tonnellate di anidride carbonica non immessa in atmosfera.