Conflavoro: “Nostro contratto legittimo. Falsità da Uiltec”

Nei giorni scorsi ha destato molto scalpore la notizia diffusa dalla Uiltec secondo cui l’ispettorato del lavoro di Lucca avrebbe dichiarato illegittimo il contratto collettivo nazionale di Conflavoro Pmi, il sindacato padronale rappresentante i proprietari di piccole e medie imprese, che era stato applicato da un calzaturificio (leggi). Ora arriva la replica del sindacato presieduto da Roberto Capobianco secondo cui si tratta di “menzogne”.
“I contratti di Conflavoro Pmi e Confsal sono pienamente legittimi e quindi applicabili anche dalle imprese calzaturiere della provincia di Lucca. Chi aderisce a Conflavoro e ne adotta correttamente i ccnl non sarà mai sanzionato. La Uiltec ha travisato completamente le informazioni, in quanto tutti sanno che l’ispettorato del lavoro ha il compito di accertare le violazioni in materia contrattuale e di lavoro. E non, come lascia intendere la Uil, quello di emanare sentenze relative alla qualificazione di legittimità dei Ccnl”.
“Non sono più accettabili – prosegue l’associazione – gli attacchi al pluralismo e alla libertà sindacale da parte di chi, in emorragia di tesserati e consensi, strumentalizza a proprio favore aspetti critici che coinvolgono un settore ormai in crisi da 15 anni quale il calzaturiero lucchese. Quelli nei nostri confronti sono pertanto meri attacchi pretestuosi e ci riserviamo di adire le vie legali nelle sedi più appropriate al fine di tutelare l’immagine di Conflavoro Pmi dalle accuse denigranti rivolteci a mezzo stampa dalla Uiltec Area Nord Toscana”.
“Sottolineiamo infatti – afferma Conflavoro Pmi – che il nostro ccnl non solo è del tutto lecito, ma è addirittura migliorativo della condizione dei lavoratori rispetto a quello di Uiltec. Il ccnl moda-artigianato cui fa riferimento Uiltec garantisce la dignità dei lavoratori e prevede retribuzioni perfettamente in linea con quelle del settore e oltretutto, rispetto al contratto firmato anche da Uiltec, si differenzia in positivo prevedendo 26 giorni di ferie per i lavoratori che lavorano sei giorni a settimana e 22 giorni per chi ne lavora cinque. Il ccnl siglato da Cgil, Cisl e Uil prevede invece 20 giorni di ferie. Il nostro ccnl, poi, prevede per il lavoratore che perde il posto una diaria mensile di 300 euro, aggiuntiva alla disoccupazione e valida per 12 mensilità, e un’assistenza sanitaria integrativa che rimborsa ai lavoratori fino al 100 percento delle spese mediche sostenute”.
“Alla luce di ciò – sottolinea Conflavoro Pmi – è chiaro che quelli della Uil sono attacchi con fini meramente politici. Attacchi personali che nulla hanno a che fare con la difesa dei lavoratori e che sono rivolti non soltanto alla nostra associazione, ma anche alle amministrazioni locali e alle istituzioni che, nel tempo, hanno avuto con noi rapporti rivolti allo sviluppo del lavoro e dell’economia del nostro territorio”.
“La situazione – conclude l’associazione – è ormai insostenibile e abbiamo già inviato una comunicazione agli organi preposti, in particolare all’ispettorato del lavoro di Lucca, all’ispettorato nazionale del lavoro e al ministero del Lavoro per chiedere con urgenza un intervento in merito e per evitare che la battaglia sterile fatta di menzogne messa in campo della Uiltec leda la libertà associativa e sindacale sancita dalla nostra Costituzione”.