Elezioni Consorzio, Angelini: “Ente allo sbando, serve cambiare”

“Votare per la nostra lista significa cambiare rotta dopo un periodo nel quale, sistematicamente, sono stati interrrotti i rapporti con i cittadini, con una gestione caratterizzata da una insensibilità fuori dal comune, nella capacità di coinvolgere la gente, intendo dire i contribuenti, nelle grandi scelte che debbono essere fatte per tutelare il nostro territorio”. Così l’ex presidente del Consorzio di bonifica 1 Toscana nord e uno dei principali esponenti della lista Insieme per il territorio in vista delle elezioni per il rinnovo degli organi direttivi dell’ente in programma per giovedì e venerdì (4 e 5 aprile).
“Dobbiamo recuperare – spiega – la fiducia della gente. Come? Semplicemente facendola sentire partecipe dei progetti, senza che siano calati dall’alto. E nel limite del possibile, visto che siamo in un momento congiunturale non molto felice, cercare anche di abbassare i contributi che annualmente vengono versati al Consorzio. In caso di elezione, saranno questi i primi temi che affronteremo con la massima determinazione, puntando anche ad un salto di qualità, dal punto di vista della tecnologia, nella gestione del territorio stesso, non perdendo treni importanti”.
“Dobbiamo – aggiunge Angelini – confrontarci costantemente con i Comuni e le categorie turistiche, in particolar modo i balneari: la salute del mare dipende anche da quelle dei corsi d’acqua che fanno parte del reticolo del Consorzio. È un discorso che riguarda tutti i Comuni della costa che spesso negli ultimi anni hanno dovuto fronteggiare situazioni di disagio per quel che riguarda la balneazione delle acque”.
L’ultima stoccata, Angelini la riserva ad un vecchio progetto che aveva portato avanti all’epoca in cui era alla guida del Consorzio: la fitodepurazione delle acque del lago di Massaciuccoli: “Nel 2013, dopo una serie di incontri con esperti di valore mondiale, fra i quali anche personaggi di spicco dell’istituto Sant’Anna di Pisa, avevamo presentato il progetto, che godeva già di due milioni e mezzo di finanziamento. A distanza di cinque anni è stato fatto poco, molto poco, visto che siamo ancora alle gare di appalto”.
Dalla lista di Angelini arriva anche un appello agli elettori affinché partecipino in gran numero alle consultazioni. La gestione del consorzio di Bonifica Toscana Nord in questi anni, ha visto una gestione poco attenta e dispendiosa e per niente vicina alla gente: il malcontento fra i consorziati regna diffuso, la voglia di cambiamento è palpabile! L’unico modo per cambiare è recarsi a votare.
“In questi mesi di lavoro in cui abbiamo incontrato cittadini e categorie economiche – si legge in una nota – si è avvertito un disagio crescente nei confronti del consorzio, sono stati segnalati ritardi nella manutenzione, eccessiva burocrazia, sprechi di risorse economiche, destinate anche ad una propaganda fine a se stessa, che sarebbe stato meglio utilizzare per l’attività primaria dell’ente”.
“Il nuovo ente voluto dalla riforma regionale non è mai veramente nato, fin dal suo sorgere è stato investito da polemiche, strascichi giudiziari ed irregolarità – proseguono da Insieme per il territorio – I rilievi sono stati ufficializzati dalla Regione Toscana che, al tempo non avendo voluto ripetere le elezioni ha prodotto una vita travagliata e asfittica del nuovo ente, attraversata da richiami e diffide. Negli anni si sono verificati traumi nella stessa maggioranza che ha sostenuto il presidente, con l’epilogo finale nell’assemblea del 19 marzo, convocata per l’approvazione del bilancio di fine mandato, che è andata deserta. In ogni ente l’appuntamento dell’assemblea di fine mandato rappresenta la cartina di tornasole per presentarsi in regola da un punto di vista amministrativo ed istituzionale alla nuova competizione elettorale. Così non è stato: la maggioranza non ha sostenuto il suo presidente. Non si continui ad attribuire alla minoranza una responsabilità che non gli appartiene”.
“Il Consorzio Toscana nord vede finire il mandato di questa dirigenza nella bufera così come del resto è iniziato – prosegue la nota – su questo punto vi sono chiare responsabilità dell’organo di vigilanza, che a fronte di molte irregolarità riscontrate e segnalate ha sempre chiuso occhi e si è tappata le orecchie. Il mandato si chiude con un presidente arroccato sulla sua poltrona e con un consorzio allo sbando. Gli insuccessi collezionati dal presidente negli ultimi mesi dovrebbero consigliarlo a fare un passo indietro per il bene dell’ente”.
“Ecco i motivi di questo appello – conclude la nota -: cogliere l’opportunità e partecipare in massa al voto per dare un segnale di vitalità dell’ente, riconoscendogli un ruolo strategico sul comprensorio, sia per la sicurezza idraulica dei cittadini, che per lo sviluppo del territorio e della sua economia”.