L’Ossessione del cellulare: come gli smartphone hanno cambiato la nostra vita

9 aprile 2019 | 06:06
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L’Ossessione del cellulare: come gli smartphone hanno cambiato la nostra vita

L’avvento degli smartphone ha segnato una svolta nel modo di concepire la vita diventando per un verso o per l’altro una vera e propria ossessione fino al punto che oggi farne a meno è praticamente impossibile.

Guardando indietro e nello specifico a soli 10 anni fa, tutti usavamo le fotocamere per scattare foto e cartine per orientarsi in nuovi posti. Allora anche i giochi del tipo scacciapensieri per dispositivi mobili limitati. Quando lasciavamo i nostri telefoni cellulari a casa, il peggio che poteva accadere era che non eravamo in grado di fare telefonate o ricevere messaggi di testo mentre eravamo in giro.

Oggi, tuttavia, se ci trovassimo nella stessa situazione, non solo ci sentiremo impotenti quando non saremo in grado di chiamare gli altri, ma ci ritroveremo anche a corto di mezzi per navigare con il GPS, prenotare un pasto, chiamare un taxi o condividere foto, immagini e testi sui social media e persino senza la possibilità di giocare una varietà di giochi. Che strana cosa sarebbe tornare ai giorni di pre-cellulare!

La dipendenza dagli smartphone
Gli smartphone rappesentano oggi un gadget portatile così “intelligente” che si prendono cura di quasi tutte le nostre esigenze quotidiane. I compiti che prima venivano gestiti da persone reali ora vengono in gran parte affidati a questo “maggiordomo” interattivo. Le relazioni interpersonali stabilite attraverso la comunicazione faccia a faccia sono sempre più sostituite da quelle artificiali che in molti casi diventano deleterie ai fini della socializzazione e in taluni casi comportano anche stati depressivi.

La tecnologia HTML con cui vengono realizzati i giochi online non è cambiata in 10 anni. Quando è poi arrivata la HTML5, ha incorporato molte delle funzionalità preesistenti e le tecnologie sono state categorizzate in base alle esigenze. La tecnologia HTML5 per gli usi classici del web come la creazione di siti e animazioni in CSS, Flash per i giochi web; come per il video, entrambe le tecnologie possono quindi essere utilizzate.

Con il clamoroso successo dell’iPhone e dell’iPad e il fatto che questi dispositivi rifiutano la tecnologia Flash, è stato necessario però trovare delle soluzioni alternative per sviluppare giochi, che hanno avuto un impatto anche sui portali online. Questi siti Web traggono i loro guadagni dalla pubblicità, sia sul loro sito web che nei giochi stessi tramite banner pubblicitari. Sfortunatamente, l’uso crescente degli ad blocker ha avuto un impatto significativo sulle loro entrate e l’uso di HTML5 non è riuscito a dare una spinta al settore dei giochi per browser. D’altra parte, questa tecnologia favorisce la migrazione a tablet e smartphone, che vengono utilizzati sempre più dai giovani a spese di altre piattaforme di gioco.

In modo particulare, questo fenomeno si puo vedere nel mondo del giochi d’azzardo online:

“I giochi per casino mobile online hanno fatto molta strada negli ultimi cinque anni, e la loro evoluzione è sempre più veloce e impressionante. Per la maggior parte, i giochi per smartphone e tablet sono ormai alla pari con le loro controparti per PC e Mac. Tuttavia ci sono alcune differenze che vale la pena notare tra i diversi tipi di casino mobile online. Per girare sul piccolo schermo da 5″o 7″ di un tablet o telefono Android o iOS, le funzionalità di gioco dei casino per smartphone sono state adattate e ottimizzate. Eliminata tutta la grafica di sfondo e gli orpelli inutili, il tutto per valorizzare le caratteristiche fondamentali del gioco. Nonostante ciò, la verità è che gli smartphone e i tablet di oggi sono più potenti dei laptop rilasciati solo pochi anni fa. Con così tanta potenza disponibile nel palmo della tua mano, è facile capire perché le persone hanno abbandonato i computer tradizionali per giocare ai casino mobile online sul loro smartphone.” – Casino Tops Online

La produzione di smartphone e i rischi per salute ed ambiente
Un recente sondaggio di Greenpeace rivela che il ciclo di vita medio di uno smartphone è inferiore a 22 mesi. Si può quindi stimare che ogni persona utilizzerà almeno 29 smartphone nel corso della sua vita. La percentuale di possesso di smartphone tra coloro che hanno un’età compresa tra i 18 ei 35 anni ha raggiunto il 62% su scala globale e addirittura si è attestata al 90% in paesi sviluppati come la Germania e la Corea del Sud. Ogni persona ad Hong Kong possiede in media 4,25 smartphone, anche più di quelli che vivono nella stessa Corea del Sud, nella Cina continentale, negli Stati Uniti e nella suddetta Germania.

Più di 60 elementi diversi vengono comunemente usati per produrre uno smartphone. L’estrazione e l’elaborazione di risorse naturali per la produzione di 7,1 miliardi di dispositivi hanno avuto un impatto significativo sull’ambiente e sull’uomo.
L’80% del coltan utilizzato per produrre smartphone proviene dalla Repubblica Democratica del Congo. Il processo minerario primitivo e pericoloso porta enormi profitti alle piccole imprese locali, ma lo sfruttamento invasivo gioca un disastro con vaste aree di terra. Il processo di produzione comporta anche un elevato consumo di energia.

Dal 2007 infatti, più di 968 TWh (terawattora) sono stati utilizzati ogni anno per produrre smartphone, che equivale quasi a un anno di alimentazione per paesi come ad esempio l’India. I lavoratori delle fabbriche di smartphone sono inavvertitamente esposti a sostanze chimiche pericolose dannose per la loro salute. Secondo uno studio condotto da Labor Action China nel 2014, l’uso di prodotti chimici come il benzene e l’n-esano nel processo di produzione da parte del fornitore di iPhone Foxconn ha portato alla diagnosi di leucemia di almeno 13 lavoratori. Ampiamente utilizzata dai produttori di elettronica nella Cina continentale, queste due sostanze chimiche hanno causato dal 2010 a migliaia di lavoratori leucemia dovuta all’avvelenamento dal suddetto benzene.

Riciclaggio di smartphone: un’attività in ascesa
Di tutti i vecchi telefoni mobili dismessi, meno del 16% è correttamente riciclato, mentre il resto finisce nelle discariche e negli inceneritori. I metalli pesanti non biodegradabili causano di conseguenza inquinamento sulla terraferma mentre i gas nocivi rilasciati durante il processo di fusione rappresentano una minaccia per la salute delle popolazioni.

Fortunatamente la coscienza umana si sta evolvendo in tal senso; infatti, vale la pena sottolineare che una startup tecnologica olandese nata senza scopo di lucro, ha l’obiettivo di migliorare le condizioni di lavoro negli impianti di produzione degli smartphone e di minimizzare i rischi ambientali attraverso il controllo delle materie prime e la lavorazione durante la produzione. L’azienda fa ogni sforzo per rintracciare l’origine di ciascun minerale utilizzato nella produzione e garantisce una retribuzione equa per i lavoratori.