Lucca prima in Toscana nella raccolta di Raee

23 aprile 2019 | 14:10
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Lucca prima in Toscana nella raccolta di Raee

Lucca è la migliore provincia in Toscana nella raccolta di Raee, rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. Secondo i dati presentati dal centro di coordinamento, la regione ha portato a oltre 26mila tonnellate di Raee raccolte, pari a 7,14 chilogrammi per abitante. Firenze è prima per quantitativi assoluti e Lucca è la migliore per media pro capite, con 3190 tonnellate raccolte e 8,19 chilogrammi per abitante.

E’ quanto risulta dall’undicesima edizione del Rapporto annuale sul sistema di ritiro e trattamento dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche in Italia: anche nel 2018 la Toscana conferma la sua leadership nel centro Italia per quanto riguarda la raccolta di Raee con 26679 tonnellate totali di rifiuti avviati a corretto smaltimento, un risultato in crescita del 6,9 per cento rispetto al 2017 e tra i migliori a livello italiano. Anche la raccolta media pro capite incrementa di oltre il 7 per cento per un totale di 7,14 chilogrammi per abitante, dato migliore in assoluto nell’area di riferimento e tra i più performanti a perimetro nazionale. Meno brillante lo stato della rete infrastrutturale composta da 200 centri di raccolta, di cui 156 aperti alla distribuzione, e da altri 52 gestiti da distributori, installatori e sistemi collettivi. Questo fa sì che in media ogni 100mila abitanti siano a disposizione solo cinque strutture, un dato in linea con la media dell’Italia centrale, ma al di sotto delle effettive esigenze della popolazione residente. Nella classifica dei raggruppamenti in base ai quali vengono ripartite le diverse tipologie di Raee il primato spetta ai grandi bianchi con un peso del 42 per cento, seguono freddo e clima con quasi il 24 per cento, Tv e monitor e piccoli elettrodomestici a oltre il 16 per cento, quantitativamente da incrementare, e dalle sorgenti luminose allo 0,4 per cento sul totale. Dall’analisi della raccolta per singole province, con oltre 7727 tonnellate di Raee raccolti, Firenze si conferma al primo posto. Nelle restanti province la situazione è abbastanza omogenea e positiva quasi ovunque. Lucca e Pisa si attestano oltre le 3100 tonnellate, precisamente 3190 e 3128, seguite da Livorno con 2529 tonnellate e da Arezzo con 2150 tonnellate. A Prato la raccolta cresce di oltre il 36 per cento per un totale di 1896 tonnellate di rifiuti avviati a corretto smaltimento, mentre a Siena, unica in tutta la regione, il trend è negativo con meno 1,31 per cento per un totale di 1748 tonnellate. Si attestano invece sotto le 1700 tonnellate le raccolte delle province di Grosseto e Pistoia, rispettivamente 1687 e 1629 tonnellate. Ultima a distanza, con 995 tonnellate, Massa Carrara che è però in controtendenza rispetto al 2017, registrando un incremento nella raccolta superiore al 25 per cento. In termini di raccolta pro capite, Lucca continua a mantenere la leadership con 8,19 chilogrammi per abitante, seguita da Firenze con 7,63, Grosseto con 7,59 e Livorno con 7,52. Molto positive anche le raccolte pro capite di Pisa, Prato, Siena, Arezzo. Più contenute, con una raccolta inferiore ai sei chilogrammi per abitante, le raccolte pro capite di Pistoia e Massa Carrara. Alquanto disomogenea la presenza per provincia di centri di raccolta. “I risultati della raccolta di Raee 2018 a livello nazionale sono soddisfacenti e registrano un incremento del 5 per cento rispetto all’anno precedente – commenta Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di coordinamento Raee – grazie all’impegno di tutti i gestori della raccolta, siano essi comuni, aziende della gestione rifiuti oppure distributori e installatori di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Il risultato della Toscana, in cui praticamente tutte le province mostrano un incremento, è tra i migliori a livello nazionale e supera di due chilogrammi la media italiana pro capite. Gli obiettivi della regione possono muovere verso ulteriori miglioramenti e vista la rete infrastrutturale presente un incremento nelle aree meno servite potrà far crescere ancora la raccolta. Puntando su una comunicazione opportunamente indirizzata a diffondere la cultura della differenziazione dei Raee, la regione può completare un percorso che conduce verso l’eccellenza. Il contrasto dei fenomeni di avvio verso circuiti non corretti di gestione dei Raee e la valutazione di attività che possano favorire il conferimento di Raee di origine domestica, da parte di tutti coloro che li detengono, possono essere le linee di sviluppo operative che consentiranno l’aumento della raccolta”.