Gara tpl assegnata definitivamente ad Autolinee Toscane

Pubblicato oggi (3 maggio) il decreto di assegnazione definitiva ad Autolinee Toscane spa della gara unica regionale per il servizio di trasporto pubblico locale su gomma in tutta la Toscana. La Regione ha decretato l’affidamento del servizio nel rispetto e in attuazione della sentenza della Corte di giustizia europea dello scorso 21 marzo, nonchè in attuazione dell’accordo firmato dalla Regione stessa, Mobit ed Autolinee Toscane nel dicembre 2017, in coincidenza con la stipula del contratto-ponte di due anni – attualmente in vigore – che affidava la gestione del servizio di tpl su tutto i territorio regionale in via transitoria.
L’aggiudicazione provvisoria ad Autolinee Toscana spa era stata decretata nel marzo del 2017. Il lungo tempo intercorso tra i due atti è stato conseguenza del contenzioso giudiziario avviato dai due partecipanti alla gara. Il 29 maggio 2017 il consiglio di stato – in seguito all’appello proposto dalle parti dopo la sentenza del Tar del 2016, che aveva fatto salvi gli atti di gara della Regione ma annullato la prima aggiudicazione – ha rimesso alla Corte di giustizia europea alcune questioni interpretative legate alla partecipazione del gruppo francese alla gara. Il pronunciamento della Corte di giustizia è arrivato dopo quasi due anni, con la sentenza del 21 marzo scorso. Adesso si apre una nuova fase, prevista dai documenti di gara e dal contratto-ponte vigente. In questa fase verranno svolte le attività necessarie per definire il passaggio al nuovo gestore dei beni che utilizzerà per svolgere il servizio. A ottobre è fissata l’udienza del Consiglio di stato sul contenzioso aperto. Fino al 31 dicembre 2019 – come previsto dal contratto di servizio in vigore – il trasporto pubblico locale in Toscana sarà gestito da One scarl, attuale gestore. Si ricorda che la base di gara è pari a 2,77 miliardi di euro per 11 anni di servizio. A questo si aggiungono 190 milioni circa per l’acquisto di nuovi mezzi. Il valore complessivo della gara, con i ricavi da biglietti e abbonamenti, è pari a circa 4 miliardi di euro per tutto il periodo.
Non si fa attendere la presa di posizione di Mobit: “Prendiamo atto – scrive il presidente Giuseppe Gori – di una decisione del Rup che riteniamo sbagliata e pericolosa contro la quale agiremo in tutti i modi e in tutte le sedi. Detto questo rimaniamo fiduciosi che il Consiglio di Stato saprà valutare correttamente tutti i temi che gli sono demandati incluso quello che riteniamo irrisolto del possesso da parte di Autolinee Toscane dei requisiti di partecipazione. Ci limitiamo a ricordare che su questo tema, la Regione aveva utilizzato argomenti che non avevano convinto il Consiglio di Stato. La Corte Europea a cui il tema è stato sottoposto, di fatto, ha evitato di rispondere nel merito riconsegnando al tribunale nazionale la decisione definitiva. Nonostante questo, la Regione si è sostituita al giuudice e si avventura in un’aggiudicazione dalla quale nasceranno certamente ulteriori contenziosi per i quali non si possono escludere anche rischi di risarcimenti milionari. Attendiamo ora l’avviamento delle inutili attività propedeutiche contro le quali certamente ricorreremo. Svolgerle in pendenza di giudizio sarà solo tempo e denaro sprecato come lo fu la prima volta. Tra l’altro all’epoca le nostre aziende misero a disposizione di Autolinee Toscane mezzi e uomini per poter effettuare i sopralluoghi e andò a finire che vennero contestate anche delle fatture di rimborso di poche migliaia di euro. Per un gestore che dovrebbe subentrare pagando alle aziende toscane circa 150 milioni non fu certo una bella presentazione”.
Anche il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, esprime la propria perplessità in merito all’affidamento ad Autolinee Toscane della gara unica regionale per il servizio di tpl su gomma: “Il Consiglio regionale – ricorda il presidente -, aveva approvato un atto di indirizzo, nel quale si era chiesto con trasparenza di attendere l’esito della sentenza del Consiglio di Stato. Un indirizzo, prosegue Giani, i cui effetti vengono vanificati da questo affidamento, che non corrisponde alla volontà dell’assemblea legislativa della Toscana e neppure a profili di opportunità”. Secondo il presidente del Consiglio regionale, sarebbe stato “opportuno attendere pochi mesi, fino alla pronuncia del Consiglio di Stato, il supremo organo della giustizia amministrativa, prevista per il mese di ottobre”.
Critiche arrivano anche dai sindacati di categoria, in particolare Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal: “E’ presumibile che tale atto non porrà fine alla stagione dei ricorsi – si legge in una nota congiunta – infatti, in base anche a pubbliche affermazioni, parrebbe che ciascuno dei contendenti fosse già pronto a presentare ricorsi avverso ogni decisione lesiva dei propri legittimi interessi: il primo dei ricorsi, già depositato da mesi, sarà discusso il 10 ottobre prossimo dal Consiglio di Stato. L’intenzione delle organizzazioni sindacali, sia chiaro, non è quella di entrare nel merito, tanto meno indugiarne la legittimità, delle azioni dei contendenti, come neppure giudicare o commentare l’atto di assegnazione della gara. La nostra preoccupazione è rivolta alle risorse per l’intero settore del Tpl in Toscana; il 31 dicembre 2019 scadrà infatti il contratto ponte che in questi anni, trascorsi ad attendere le sentenze dei tribunali, ha garantito le risorse per il servizio e gli investimenti in nuovi autobus. Dopo questo termine cosa accadrà? Chiediamo fermamente che il rinnovo del parco mezzi non possa e non debba essere interrotto. Come è noto, l’età media della flotta circolante in Toscana è alta, soprattutto nel servizio extraurbano, ossia quello più delicato che collega le piccole comunità con il resto della regione. Oltre alla vetustà dei mezzi una ulteriore percentuale riguarda quelli fermi nei depositi perché ormai non più riparabili secondo le dichiarazioni delle aziende. Esortiamo quindi la Regione Toscana a prevedere nel bilancio regionale gli stessi finanziamenti adeguatamente rivalutati con gli indici pattuiti, al fine di mantenere inalterate le risorse utili alla gestione del servizio ed al completamento degli investimenti necessari anche nel 2020, oltre che per gli anni successivi; e comunque fino a quando non sarà sottoscritto il contratto di servizio con uno dei due contendenti. Alle preoccupazioni di carattere regionale si aggiungono quelle di carattere nazionale dovute al taglio di trecento milioni di Euro dal Fondo Nazionale dei Trasporti per destinarli alle coperture finanziarie stabilite dal Governo. In Toscana il taglio ammonta a 24.800.000 euro, pari a circa 12.400.000 chilometri: equivalente al 10% del servizio messo a gara dalla Regione. Il combinato disposto delle due vicende potrebbe portare, se non recuperato, ad una pesante riduzione dell’intero sistema del Trasporto Pubblico Locale in Toscana, con ripercussioni pesantissime sulle aree più deboli della nostra regione, sui pendolari e sui lavoratori impiegati nel settore”.