
Un milione e 750mila euro a favore delle utenze domestiche più deboli. È l’effetto della nuova riforma sul Fondo utenze disagiate (Fud) di Gaia, presentata ieri (11 luglio) all’assemblea dei soci, riunitasi per approvare il bilancio 2018. La nuova riforma semplifica l’accesso al fondo di Gaia e mette sul piatto uno sconto più consistente rispetto agli anni scorsi, grazie allo stanziamento di un’ulteriore somma per il fondo di un milione e 750mila euro da devolvere in aiuto per i più svantaggiati. Un cittadino in difficoltà quindi potrà ricevere circa 50 euro di sconto sulla bolletta dell’acqua.
“La riforma sul Fud presentata in assemblea potenzia uno strumento di cui siamo particolarmente orgogliosi perché proviene dalle somme in bilancio della nostra società – ha dichiarato il presidente di Gaia, Vincenzo Colle -. Il bilancio 2018 approvato ha chiuso con un risultato positivo pari a 1.191.542 euro, +35% rispetto al 2017. Abbiamo raggiunto l’equilibrio patrimoniale, il finanziamento ottenuto negli scorsi mesi ci consente di tornare a investire con maggiore forza sul territorio, soprattutto nel settore della depurazione e nella posa di nuove reti fognarie, che si rendono assolutamente prioritarie. Grazie alla gestione migliorata abbiamo anche potuto incrementare ulteriormente le somme a disposizione del Fud da poter investire nel sostegno delle famiglie più in difficoltà. Nel 2018 3.568 utenze sono state accolte nel Fud, siamo convinti che in futuro questi numeri cresceranno ancora”.
“Fin dal 2016 – aggiunge Colle – questa amministrazione ha messo al centro della propria azione la tutela dell’utenza con difficoltà: dove c’era possibilità di manovra, nell’ambito del nostro potere di amministratori, sentiamo di aver agito nella giusta direzione, operando con l’obiettivo di rendere la spesa per l’acqua più equa e sostenibile per le famiglie, soprattutto in quei contesti molto delicati in cui si forma la morosità incolpevole”.
Attraverso il Fondo utenze disagiate, Gaia eroga un contributo per il pagamento delle bollette dell’acqua per le famiglie in stato di disagio economico e/o sociale; fornisce la possibilità di accedere a piani di rateizzazioni personalizzati e garantisce l’immunità dal distacco del contatore, assicurando sempre la continuità del servizio.
Inoltre, il nuovo Fud abbatterà, per le famiglie meno abbienti, tutte le spese variabili indicate in bolletta, ovvero quelle riguardanti i consumi (costantemente monitorati dagli operatori Gaia in particolare per questi utenti) lasciando in pagamento solo la parte fissa. Inoltre, l’ingresso nel Fondo utenze disagiate potrà essere legato all’accesso al bonus idrico nazionale istituito da Arera: con una sola domanda inoltrata al proprio Comune, l’utente domestico residente, in possesso dei requisiti per il bonus sociale idrico potrà ottenere in automatico anche il bonus idrico integrativo e i benefici legati al Fud.
Per consentire questo automatismo nella presentazione della domanda, la soglia di accesso di Fud è stata innalzata (dal requisito di reddito inferiore a 6mila euro si passa alla richiesta di un reddito inferiore a 8.107,50 euro per l’accesso) consentendo di allargare la platea di potenziali destinatari.
“Tra le notizie positive – conclude Colle – come descritto nel bilancio, confermiamo che, anche per il 2018, la società ha potuto garantire il rispetto del piano di rientro per il rimborso delle rate dei mutui, con un’ulteriore riduzione dei debiti verso i comuni: lo riteniamo un chiaro segnale della serietà con cui proseguiamo ad onorare gli impegni assunti. Nel periodo 2015-2018 la società ha versato ai comuni la somma complessiva di quasi 35 milioni di euro. Il finanziamento strutturato ottenuto negli scorsi mesi e la gestione migliorata della Società fa di Gaia un’azienda pronta a fare un passo avanti e a raccogliere le sfide che interessano tutto il settore del servizio idrico integrato nei prossimi anni: rinnovo delle infrastrutture (ancor più centrale per un’azienda che opera su un territorio vasto e frastagliato), riduzione dei costi, aiuti per le utenze deboli”.