Frana a Torre, affidato progetto di messa in sicurezza

5 settembre 2019 | 08:00
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Frana a Torre, affidato progetto di messa in sicurezza

Un vulnus provocato dal maltempo nel cuore verde delle colline lucchesi: purtroppo, una delle tante ferite aperte dai violenti nubifragi degli scorsi anni, in particolare quello della terribile notte del 21 luglio del 2014, quella dell’alluvione nella Valfreddana, cui, nel tempo, si è cercato di porre rimedio. Stavolta tocca ad uno dei luoghi “simboli” di quelle drammatiche ore: la via del Grottone, a Torre, la strada che conduce a quella che fu la villa di Marcello Mastroianni. Dopo aver inserito i lavori di ripristino del movimento franoso su quella strada nel piano triennale delle opere pubbliche, adesso l’amministrazione comunale ha affidato il cantiere per la messa in sicurezza del versante franato sulla viabilità, che ha costretto gli abitanti della zona a servirsi di strade “alternative” (Leggi).

Si è proceduto così all’affidamento della progettazione attraverso la piattaforma Start. L’intervento è stato affidato allo studio dell’ingegner Angelo Cecchi, con sede a Sorbano del Vescovo, per un importo complessivo di 12.561 euro. Il professionista dovrà occuparsi di stilare il progetto di messa in sicurezza, assumendone la direzione operativa durante la fase dei lavori.
Il territorio di Torre fu quello più colpito dal nubifragio del 2014. Quella notte di luglio tra l’altro, nella parte alta del paese, rimasero isolati 30 turisti che si trovavano in un bed and breakfast e la viabilità fu messa in ginocchio dagli smottamenti anche a valle, in particolare sulla via per Camaiore, dove un maxi smottamento finì ad interrompere la strada, proprio all’altezza di Torre.