“Rischio aumento carburante”, allarme degli autotrasportatori

“Un consolidamento del balzo del petrolio causato dall’attacco di sabato scorso agli impianti petroliferi in Arabia Saudita potrebbe ingenerare ulteriori spinte recessive che colpirebbero in modo pesante il nostro Paese che ha una fortissima dipendenza petrolifera con importazioni pari al 91,5% del consumo interno. Pensiamo che il nostro import totale di greggio dall’Arabia Saudita è pari al 9,7%.
L’aumento del prezzo del greggio colpirebbe in modo particolare il settore dei trasporti che assorbe ben il 69,6% degli impieghi di petrolio”. E’ questo l’allarme lanciato da Confartigianato Lucca che si fa interprete delle preoccupazioni degli autotrasportatori.
“L’aumento del carburante – prosegue la nota – finirebbe per rendere critica la competitività delle imprese di autotrasporto visto che l’Italia è, in Europa, al secondo posto per il prezzo più alto del gasolio per autotrazione pagato dalle imprese: 1.245 euro per mille litri di gasolio cui va aggiunta l’Iva. In Italia sono ben 49.195 le imprese di autotrasporto artigiane e danno lavoro a 108.615 addetti con un fatturato di 45,9 miliardi di euro. C’è poi da dire che nel 2018 abbiamo assistito ad una marcata riduzione delle quote degli autotrasportatori italiani nel trasporto delle merci internazionali scese al 20,5%, in un mercato dominato da vettori polacchi. Ciò è ascrivibile al fatto che il costo medio del lavoro del personale delle imprese di trasporto merci delle imprese polacche è un quarto di quelle italiane. A ciò aggiungasi i tempi di pagamento che, seppur migliorati, si attestano intorno ai 48 giorni collocandoci tra i peggiori pagatori dei 25 Paesi dell’Ue. Questa situazione ci preoccupa come Confartigianato Imprese Lucca soprattutto, per i nostri autotrasportatori rimasti nella nostra provincia poco più di 800 dopo il vistoso calo verificatosi nell’ultimo decennio. A ciò si aggiunga tutte le altre problematiche che hanno i nostri padroncini in provincia di Lucca, a cominciare dalla viabilità, o ai divieti con transito a senso unico alternato su alcune strade che rappresentano importanti arterie di collegamento fra le varie parti della provincia o con province limitrofe. Non dimentichiamo infine l’obbligo di rispettare gli orari di circolazione con i mezzi per la consegna delle merci, puntualmente registrati dal cronotachigrafo e a disposizione degli organi di controllo con pesanti sanzioni per chi contravviene. Infine segnaliamo quella concorrenza sleale che proviene da qualche autotrasportare che, pur di non stare fermo, lavora sottocosto gettando discredito sui colleghi che praticano prezzi già contenuti, ma che sembrano esosi”.