Bitcoin e sicurezza, come difendere il proprio portafoglio

20 settembre 2019 | 14:21
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Bitcoin e sicurezza, come difendere il proprio portafoglio

Usare i bitcoin o entrare nell’ottica della forza bitcoin revolution può comportare alcuni rischi, facilmente aggirabili se si sa come comportarsi. Anzitutto, bisognerà ricordarsi di proteggere e tenere bene al sicuro il proprio portafoglio virtuale. Ci sono diversi siti che permettono il trasferimento di denaro con semplicità e che consentono all’utente di tenere sotto controllo sempre il proprio credito. Chiaramente, per procedere in modo sicuro, sarà necessario mettere in campo tutte le strategie necessarie alla protezione del proprio account e, quindi, dei propri soldi.

Grande attenzione si deve porre nell’uso dei servizi online perché esistono sistemi di scambio e portafoglio che ancora oggi non sono in grado di assicurare l’utente come se avesse a che fare con un sistema di home banking. Qualora il sistema lo permetta, è sempre preferibile usare l’autenticazione a due fattori: due passaggi, quindi, per dire che chi opera sul conto è realmente titolato a farlo. Esattamente come avviene per il portafoglio che teniamo in tasca o in borsa, anche per il portafoglio bitcoin dobbiamo seguire piccole accortezze per evitare spiacevoli inconvenienti. Prima regola: tenere pochi soldi nel portafoglio, quanto basta per l’uso quotidiano che se ne può fare attraverso computer, smartphone, tablet. Seconda regola, imprescinbibile: ricordarsi di fare il backup del proprio portafoglio perché davvero può bastare un guasto al computer o un furto del cellulare per andare nel panico, temere il peggio e non essere in grado di recuperare i dati. In realtà tutto questo è aggirabile con un buon backup, che permetta di recuperare il portafoglio in ogni situazione. Ma, poiché tutti i dispositivi che si connettono alla rete internet sono ‘attaccabili’ da malware, è consigliato criptare tutti i backup fatti – che saranno tanto più efficaci quanto più saranno completi di tutte le chiavi private che alcuni portafogli usano al loro internoUna volta effettuato il backup, si può tirare un sospiro di sollievo? Non proprio. Conservare il backup è qualcosa che richiede altrettante accortezza. Intanto, è utile farne copie diverse, da tenere in posti diversi. Per esempio, su pennine usb, sui vecchi ma affidabili compact disc e sui documenti del proprio hard disk. Questo è il modo migliore per evitare che una fatalità impedisca il recupero dei dati di backup. Importante sarà anche la frequenza dei backup stessi: più saranno regolari, più sarà probabile che tutti gli indirizzi bitcoin siano importati correttamente. La sicurezza aumenterà, inoltre, criptando adeguatamente il portafoglio: una password, in sintesi, che viene richiesta in automatico a chiunque voglia ritirare tutto il denaro. Un modo di difendersi da possibili furti che, comunque, deve tenere conto del fatto che a differenza di una banca, i sistemi di bitcoin permettono pochi tentativi di recupero password. Sarà quindi fondamentale ricordarsela, anche dopo anni, e annotarla su un foglio di carta da riporre in cassaforte. Va da sé che non dovrà essere una password intuibile: anzi, più improbabile e complessa sarà, più il conto sarà al sicuro: lettere, simboli, numeri, lunghezza di almeno 16 caratteri e altre accortezze che allontanino la password da qualunque senso compiuto. Certo, sarà più difficile memorizzarla, ma ne sarà valsa la pena. Si potrà poi ricorrere, eventualmente, anche al cosiddetto cold storage: un portafoglio offline che permette di conservare i risparmi in modo altamente sicuro perché non connesso ad alcuna rete. Molto comodi in particolare risultano i portafogli hardware: piccoli dispositivi sui quali non può essere installato alcun software, che nascono per essere soltanto portafogli e che risultano molto sicuri contro gli attacchi online. Si consiglia, infine, di mantenere aggiornato il proprio software, senza usare mai versioni obsolete e quindi più deboli e attaccabili.