Derattizzazione: come scegliere le migliori trappole per topi

20 settembre 2019 | 09:52
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Derattizzazione: come scegliere le migliori trappole per topi

Almeno una volta nella vita, a chiunque sarà capitato di avere a che fare con un problema altamente disgustoso e fastidioso: la presenza di topi in casa.

Prima di procedere, è importante capire la gravità della situazione: si tratta di un caso sporadico? Era un solo topolino di passaggio? O c’è un’intera colonia nascosta da qualche parte? Questo è fondamentale per decidere come intervenire, se in autonomia o facendo riferimento ad una ditta specializzata.

Nel caso in cui si trattasse di un problema circoscritto si può, inizialmente, provvedere con dei rimedi fai-da-te utili, economici e abbastanza efficaci. Gli strumenti che aiutano maggiormente, e che si mostrano altamente efficaci, sono sicuramente le trappole per derattizzazioni domestiche (e non).

Tipologie di trappole per topi

In commercio, esistono numerose varianti di trappole per topi, che possono essere scelte in base alle esigenze e alle necessità:

Trappole a scatto

Sono quelle più comuni e diffuse. Solitamente, sono composte da una base in legno o in plastica sulla quale viene montato un dispositivo a molla: ad un’estremità si collega un’esca e all’altra una sottile barra in metallo tenuta sotto tensione dalla molla. Quando il topo tocca l’esca, la molla scatta, intrappolandolo ed uccidendolo.

I vantaggi del loro utilizzo sono notevoli: il costo è basso, è possibile posizionarle ovunque, anche in zone ristrette e sono usa e getta. Di contro, esistono anche diversi svantaggi: il topo viene ucciso, spesso dopo una dolorosa agonia e la molla potrebbe scattare sulle dita di chi la sta montando, facendogli del male o, addirittura, da sola senza che il topo l’abbia minimamente sfiorata.

Trappole adesive

Si tratta di un’ulteriore soluzione economica, considerando che consiste semplicemente nel posizionare un pezzo di legno o cartone rivestito da un foglio di colla o resina speciale adesiva. Passandoci sopra per prendere l’esca, il topo rimarrà incollato e impossibilitato a muoversi.

Anche in questo caso, lo svantaggio è che il topo morirà dopo una lenta agonia. Inoltre, se la colla colpisce pelle o vestiti è davvero difficile da rimuovere. Il vantaggio, invece, risiede nel fatto che la striscia adesiva riesce ad intrappolare anche piccoli insetti ed è sicuramente meno pericolosa, soprattutto per bambini e animali domestici, della molla a scatto.

Trappole con gabbia

Per evitare l’uccisione, solitamente lenta, del topo catturato, si può optare per tipologie di trappole differenti che, generalmente, fanno uso di gabbie. Al loro interno viene posizionata un’esca che, una volta afferrata, attiva un meccanismo che chiude la porticina di ingresso. In questo modo il topo rimarrà imprigionato, ma senza subire danni fisici, per poi essere liberato altrove.

Il vantaggio principale, quindi, sta nella scelta morale di non sopprimere l’animale. La gabbia, inoltre, può essere utilizzata infinite volte, comportando un grande risparmio economico e ambientale. Di contro, queste trappole sono più costose e bisognerà anche preoccuparsi di liberare personalmente il topo.

Trappole elettriche

Anche in questo caso si tratta di trappole che uccidono il topo ma, perlomeno, in modo rapido e indolore. Una volta entrato dentro un tunnel per raggiungere l’esca, infatti, l’animale subirà una fortissima scarica elettrica che lo ucciderà all’istante.

I pro di questa tipologia di trappole prevedono una morte immediata del topo, al quale viene risparmiata la sofferenza dell’agonia; il cadavere può essere smaltito senza entrarci a contatto; è un metodo sicuro, considerando che nessuna sua componente entra in contatto con persone, bambini e animali domestici. Gli svantaggi, invece, prevedono sempre un alto costo e la probabilità che la scossa elettrica non sia abbastanza potente da uccidere il topo sul colpo.

Le esche migliori per attirare i topi in trappola

Come visto, le trappole per topi sono numerose e si differenziano per il metodo di cattura utilizzato. Tutte, però, hanno in comune un unico aspetto: la presenza dell’esca. Senza quest’ultima, infatti, il topo non si avvicinerebbe mai alla trappola, che appare interessante ai suoi occhi semplicemente perchè contiene del cibo.

Per far sì che che la cattura vada a buon fine, è importante che l’esca sia di gradimento dell’animale. Le migliori esche in assoluto sono:

  • Formaggio: che sia l’alimento prediletto dai topi è un po’ da rivedere. Questo perchè, se si tratta di un pezzetto tenuto in mano per troppo tempo da un umano (lo stesso che lo ha posizionato all’interno della trappola), ne avrà preso l’odore, diventando meno allettante per il roditore. In generale, quindi, se si opta per il formaggio bisogna ricordarsi di manipolarlo il minor tempo possibile;

  • Bacon: i topi possono mangiare anche la carte, quindi un bel pezzetto di bacon sarà sicuramente funzionale;

  • Burro di arachidi: per natura, ai ratti piacciono molto le noci e i semi, quindi il burro di arachidi è praticamente un’esca perfetta;

  • Cibi alternativi: altri alimenti che si prestano molto bene come esca per topi sono il burro, i cracker, la farina d’avena, il cioccolato e qualunque cibo utilizzato per il proprio animale domestico.

Presenza di intere colonie: come procedere

Detto questo, rimane sempre fondamentale capire l’entità del problema e procedere con cautela e cognizione di causa. Esistono alcuni segnali che indicano la presenza di un’intera colonia di topi:

  • presenza di escrementi e puzza di pipì in giro per casa;

contenitori del cibo, sacchi della spazzatura pieni o mobili rosicchiati;

eventuali cadaveri nascosti in angoli bui.

Di fronte ad una situazione del genere, le semplici trappole fai-da-te non funzionano ed è sempre meglio rivolgersi ad una ditta specializzata e a richiedere una vera e propria derattizzazione professionale che possa non solo risolvere il problema, ma anche evitare che si ripresenti nell’immediato futuro.

Di norma, è bene tenere presente delle norme igieniche che possono aiutare a prevenire la presenza di roditori:

  • pulizia approfondita della casa, soprattutto di cassetti, armadietti e credenze;

  • non lasciare i bidoni della spazzatura in casa o in balcone, meglio se lontani dagli ingressi;

  • rimuovere briciole e residui di cibo da tavoli e pavimenti;

  • chiudere ermeticamente le confezioni di cereali, zucchero, caffè e di tutti quei cibi dolci che possono attirare la loro attenzione.

Spesso la loro presenza non dipende dalle cattive abitudini personali, ma da quelle dei vicini o dell’intero quartiere. In questi casi, bisogna avvisare il Comune di riferimento in modo che possa intervenire tempestivamente attraverso un pronto intervento di derattizzazione, evitando non solo la loro moltiplicazione ma anche la diffusione di eventuali malattie pericolose per l’essere umano.