Crack bancari, ecco il fondo indennizzio risparmiatori

17 ottobre 2019 | 09:03
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Crack bancari, ecco il fondo indennizzio risparmiatori

E’ finalmente operativo il Fondo indennizzo risparmiatori istituito con decreto dell’8 agosto il cui scopo è quello di tutelare chi ha acquistato obbligazioni o azioni di banche che siano state poste in liquidazione coatta amministrativa. Basta fare domanda e la procedura è abbastanza rapida e ‘snella’. A darne notizia è l’associazione per la difesa dei consumatori, Adoc Alta Toscana, tramite il presidente Mauro Bartolini e la referente Valentina Sparavelli: “I casi sono tanti perché gli istituti che si sono ritrovati in questa condizione non mancano. In particolare la misura riguarda tutti i consumatori che tra il 16 novembre 2015 e il primo gennaio 2018 hanno subito violazioni previste dal Testo unico bancario relative alle regole di correttezza e trasparenza da parte degli operatori bancari durante la vendita di obbligazioni subordinate o azioni delle seguenti banche – proseguono Bartolini e Sparavelli -: Banca Etruria, Banca delle Marche, Cassa di risparmio della Provincia di Chieti, Cassa di risparmio di Ferrara, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, Bbc Banca Brutia, Banca Popolare delle Province Calabre, Bcc Paceco, Credito Coperativo Interprovinciale Veneto (Crediveneto), Banca Padovana Credito Coperativo. Oltre a tutte le loro controllate”.

Ma come funziona la procedura? “Allora, in realtà il tempo a disposizione non è moltissimo. Le istanze di accesso al Fondo di indennizzo per i risparmiatori vanno presentate entro metà febbraio tramite la piattaforma informatica gestita dalla Consap. La normativa – evidenziano i referenti Adoc – prevede il rimborso pari al 30 per cento del costo di acquisto delle azioni e al 95 per cento del costo delle obbligazioni secondarie, ivi inclusi gli oneri fiscali, entro il limite massimo complessivo di 100mila euro per ciascun avente diritto secondo un piano di riparto predisposto dal Mef e con precedenza per gli investimenti inferiori a 50mila euro – spiegano Bartolini e Sparavelli -. Per essere sicuri di aver compilato la richiesta nel modo giusto gli sportelli Adoc sono a disposizione per fornire consulenza e assistenza gratuita nella compilazione e invio telematico delle richieste di rimborso. Così come tuteliamo i consumatori in ogni vicenda relativa ai rapporti bancari e finanziari – concludono Bartolini e Sparavelli -: rimborsi per uso fraudolento di carte di debito, rimborsi per mancata copertura di assicurazione su mutui fondiari, risarcimento danni per la nota vicenda della vendita di diamanti, per la quale abbiamo ottenuto il via libera dal Fallimento della Intermarket Diamond Business Spa alla restituzione delle pietre di tutti i consumatori che si sono avvalsi del nostro intervento”.