
Si alza sempre di più la tensione delle addette alla pulizia e alla sorveglianza nelle scuole in appalto. In Toscana, per 823 lavoratrici impiegate oggi sull’appalto, ci sono 608 posti disponibili, quindi un esubero pari a 215 lavoratrici, di cui 52 nella provincia di Lucca. Il bando statale prevede oltre 10mila assunzioni, ma attualmente, in Italia le lavoratrici di questo settore sono circa 16mila e, ad oggi, stando ai parametri inseriti nel bando, molte di loro (4mila e 725) non hanno i requisiti per partecipare.
“Il fatto che 215 lavoratrici rischino di rimanere senza un impiego è inaccettabile”, dichiarano Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTrasporti Toscana che oggi (21 novembre), a Firenze, in piazza Duomo davanti alla Regione, insieme a tante lavoratrici, hanno tenuto una assemblea pubblica per alzare l’attenzione sulla vertenza.
“Sono mesi che chiediamo al Governo un confronto che interessi tutti i ministeri interessati (istruzione, lavoro, economia), perché è solo con un confronto articolato che i possono trovare le soluzioni ad una vertenza che si trascina da decenni e individuare dei percorsi per salvaguardare anche chi ha storie lavorative diverse – hanno spiegato Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTrasporti Toscana -. Vanno trovate soluzioni che abbiano il segno della solidarietà e dell’inclusione e che rappresentino una risposta complessiva al tema della precarietà, per non dividere e contrapporre i lavoratori. Il Governo e la politica devono intervenire anche alla luce del colpevole comportamento delle imprese che hanno aperto la procedura di licenziamento collettivo per tutti i 16mila lavoratori. Non si permetta – concludono – che un’importante, positiva stabilizzazione per migliaia di lavoratori produca anche migliaia di licenziamenti, così si rischia uno dei più grandi licenziamenti della storia”.
Sulla questione, in difesa delle operatrici, è intervenuta anche la capogruppo in Consiglio regionale della Lega, Elisa Motemagni, per incitare Regione e Governo a collaborare per un’imminente e necessaria soluzione: “Comprendiamo e sosteniamo apertamente la loro odierna mobilitazione, perché c’è addirittura il forte rischio di massicci licenziamenti. L’attuale bando statale di assunzioni – precisa l’esponente leghista – coinvolgerebbe, infatti, solo in parte le attuali lavoratrici del comparto e quindi è necessario che la Regione si muova col Governo nazionale per ampliare la platea dei beneficiari. In caso contrario – sottolinea la rappresentante del Carroccio – molte dipendenti si ritroverebbero, inevitabilmente, escluse dal mondo del lavoro(con scarse possibilità di essere ricollocate), andando così ad ingrossare, purtroppo, la schiera dei disoccupati presenti in Lucca e provincia. Sappiamo che, proprio sul fronte, ad esempio, degli Ata (gli storici ed insostituibili bidelli) – conclude Elisa Montemagni – molte scuole toscane lamentano pesanti carenze e quindi ci auguriamo che l’accorato appello delle lavoratrici in questione, non resti inascoltato da parte delle Istituzioni regionali e nazionali”.