Precari e contratto, assemblea con Cgil scuola

25 novembre 2019 | 17:16
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Precari e contratto, assemblea con Cgil scuola

Precari della scuola, concorsi in via di uscita a dicembre o gennaio, accesso alle graduatorie, Tfa di specializzazione e reali necessità di personale fisso gestito con contratti precari. Il tutto in vista del rinnovo del contratto nazionale, di cui hanno particolare interesse proprio coloro che oggi hanno contratti a tempo determinato, anche se spesso non lo percepiscono.
Sono questi gli argomenti affrontati durante l’assemblea Cgil scuola indetta per oggi (25 novembre) nell’aula magna dell’Itis di Lucca, con Manuela Pascarella del Centro nazionale Flc Cgil, con delega su reclutamento e precari, e Antonio Mercuri, segretario generale Flc Cgil di Lucca.

Pascarella ha riportato il lavoro in atto di concertazione con il governo. Tra gli emendamenti perorati da Cgil al decreto attualmente in discussione il ritorno alle graduatorie provinciali (all’Usp l’assegnazione delle supplenze) e l’accessibilità al concorso ordinario con tre anni di servizio anche senza i 24 cfu.
La sindacalista ha posto l’attenzione anche sulla deresponsabilizzazione insita nell’attuazione sistematica di ricorsi anche in caso di concorsi: sia perché le graduatorie dei concorsi vengono storicamente tutte esaurite, sia perché un concorso inclusivo e solido migliora le condizioni di accesso lavorativo per tutti, senza danneggiare nessuno, stigmatizzando la pratica diffusa di tentare strade legali in base a disponibilità economica e interesse personaliatistico, strade che, nei pochi casi in cui vanno a buon fine, risultano in definitiva a vantaggio di pochi e a discapito della maggior parte delle persone.
“L’attenzione e la mobilitazione di tutti i lavoratori – hanno detto i sindacalisti – è fondamentale per dare forza alle richieste che portiamo al governo”. In particolare, sull’ipotesi di autonomia regionale che potrebbe non escludere la scuola hanno ribadito: “Anche per non finire come nella sanità, dove il lavoro è stato sbriciolato con contratti a tempo, a progetto, false partite iva eccetera, ribadiamo che la scuola è una, nazionale e così deve rimanere”.