Romagnoli (Confindustria): “Non trascuriamo l’impatto della plastica”

29 novembre 2019 | 14:48
Share0
Romagnoli (Confindustria): “Non trascuriamo l’impatto della plastica”

“Vorrei rassicurare, assieme alla presidente della sezione chimica, plastica e farmaceutica di Confindustria Toscana Nord Fabiana Roberti, il presidente Ridolfi, che forse non ha avuto modo di apprendere con la dovuta completezza quale sia la posizione espressa da noi stesse e dall’associazione che rappresentiamo”. Lo dice la consigliera di Confindustria Toscana Nord Fabia Romagnoli, rispondendo ad una nota sul tema del presidente del Consorzio di bonifica.

“Che esista un problema di impatto della plastica nell’ambiente non ci sfugge affatto e lo abbiamo detto chiaramente – aggiunge -. Noi imprenditori riteniamo che questa situazione vada combattuta sia a lungo termine con l’educazione e la sensibilizzazione sia nell’immediato con controlli e sanzioni. Ma, è questo il punto, il problema non sta né nella produzione né nell’uso appropriato né nella corretta gestione del fine vita dei prodotti di plastica: sta nell’inciviltà di chi li dissemina nell’ambiente. E da questo aspetto sì, presidente, ci chiamiamo assolutamente fuori, perché la produzione plastica non ha niente a che vedere con questi comportamenti e non può né deve sentirseli in carico. Quanto agli incentivi per la plastica riciclata, non li abbiamo affatto svalutati: tutt’altro, abbiamo detto a chiare lettere che apprezziamo il riciclo e che vorremmo crescesse! Abbiamo solo detto una cosa di elementare buonsenso, e cioè che gli incentivi alla riconversione e alla produzione di plastica riciclata non bastano se non ci sono un mercato e un flusso costante di materiale di buona qualità, frutto a sua volta di una buona raccolta differenziata. Le imprese continuano a investire in ricerca, innovazione e impianti: se non lo avessero fatto e non lo facessero, chiuderebbero. L’intervento pubblico sul piano normativo e fiscale dovrebbe incoraggiare questi processi con la massima efficacia possibile, non immaginare provvedimenti dichiarati benefici per l’ambiente ma solo apparentemente tali”.