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I dati/1: cresce la produzione nell’alimentare e nella nautica

9 dicembre 2019 | 17:48
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I dati/1: cresce la produzione nell’alimentare e nella nautica

Buone performance anche per moda, carta, cartotecnica e chimica

Un 2019 difficile ma non per tutti. Sono questi i dati che emergono dagli studi condotti da Confindustria Toscana nord sull’andamento delle aziende lucchesi nel corso dei primi 9 mesi del 2019. Dalle analisi di Palazzo Bernardini infatti, se da una parte si denotano difficoltà per la maggior parte dei settori, dall’altra si evidenziano significativi exploit in particolare per quanto riguarda l’alimentare e la nautica.

Grande performance per le aziende alimentari che hanno registrato un +4%. Da segnalare anche l’exploit del settore nautico che prosegue il trend di crescita del 2018 registrando un +2,6%. Bene anche il settore moda (tessile, abbigliamento, calzature) che, dopo un 2018 negativo, torna a crescere segnando un aumento della produzione dello 0,7%. Segno più anche per il settore della carta e cartotecnica (+0,4%) e della chimica (+0,1%).

Per quanto riguarda invece i settori più in difficoltà si evidenzia un -0,9% per quanto riguarda la metallurgia e un -2,9% per quanto riguarda il lapideo ma il tonfo più clamoroso è stato quello del settore della metalmeccanica che a segnato un -3,6% rispetto allo stesso periodo di un anno fa.

A spiegare i motivi di questa crisi è l’ingegner Giovanni Gambini, componente del Consiglio generale per la sezione metalmeccanica di Confindustria Toscana nord: “Il periodo difficile attraversato dal settore cartario, con l’aumento del costo delle materie prime, si è riflettuto anche nel nostro comparto – spiega -. A causa dell’aumento del costo della cellulosa infatti, i produttori cartari, che poi sono i nostri clienti, hanno bloccato gli investimenti, anche quelli che erano già stati programmati. Questo ha determinato una contrazione anche della nostra produzione”.

“Per quanto riguarda il 2020, ma ancora di più il 2021, siamo fiduciosi – aggiunge Gambini -. Il settore sembrerebbe aver superato il momento difficile e si intravedono dei segnali positivi. Dato però che i nostri cicli produttivi vanno dagli 8 ai 12 mesi, i maggiori benefici si avranno solo nel 2021”.

Per quanto riguarda l’export invece da segnalare dati negativi in varia misura per tutti i settori. Fanno eccezione la chimica-plastica (+20%) e la nautica (+13%).