Coronavirus, Confcommercio chiede la sospensione di tributi e utenze

Lanciata anche una raccolta firme che partirà da domani
“Il commercio in tutte le sue forme attualmente è fermo: si tratta di un elemento oggettivo e non discutibile. Le imprese non hanno liquidità per far fronte alle scadenze e alle spese correnti. Non sospendere utenze e tributi sino alla fine dell’emergenza significa uccidere migliaia di attività e far saltare ancor più migliaia di posti di lavoro. In palio c’è un intero tessuto produttivo e sociale e nessun ente, dal Comune fino ai livelli più alti può far finta di ignorarlo”. Così Confcommercio che, dopo aver preso parte a tutti gli incontri istituzionali sia a livello locale che regionale, facendo sentire la sua voce, vista la grave situazione di crisi che sta attanagliando il paese, ha deciso di intervenire pubblicamente e di promuovere una raccolta firme tra i propri associati per chiedere alle istituzioni la sospensione, per almeno tre mesi, del pagamenti di more e tributi.
“Con senso di responsabilità Confcommercio ha evitato sinora, in questi giorni e settimane così confusi dal punto di vista mediatico e sociale per l’esplosione del caso coronavirus, di intervenire pubblicamente pur prendendo parte a tutti gli incontri istituzionali sia a livello locale che regionale, in attesa di capire meglio la piega che avrebbe preso questa vicenda – si legge in una nota -. Gli ultimi sviluppi odierni, con la chiusura di scuole e atenei di tutta Italia fino al 15 marzo che ormai appare imminente, segnano però uno spartiacque e sanciscono in maniera netta l’esistenza di una emergenza che non è soltanto di alcune ‘zone rosse’, ma anche di altre aree”.
“Confcommercio, tenendo fede a quello che è il suo ruolo di associazione di categoria, guarda con grande preoccupazione e al tempo stesso con la massima determinazione alle gravissime ricadute che la psicosi da coronavirus sta provocando alle imprese del territorio – prosegue la nota -. Ricadute ancora più gravi per una città, quella di Lucca, che da anni si è data una vocazione turistica. E che di fronte allo stop del turismo, vede bloccato improvvisamente e in modo violento il suo principale tessuto economico e produttivo. Ecco perché Confcommercio e la sua Commissione città di Lucca daranno vita a partire da domani (5 marzo) a una raccolta di firme fra i commercianti, aperta naturalmente anche agli altri cittadini, con la quale chiedere la sospensione immediata e per un periodo di almeno 3 mesi dell’obbligo di pagamento per le attività commerciali del centro storico e di tutti i quartieri esterni di tutte le utenze e dei tributi, senza more né interessi aggiuntivi”.
Inizialmente Confcommercio e Commissione avevano pensato ad una riunione aperta a tutti i commercianti del centro e dei quartieri esterni, per decidere una strategia condivisa con la base: alla luce delle nuove misure decise dal governo sui contatti fra le persone, è stato deciso però di ricorrere alla raccolta di firme.