Trasporto pubblico locale, ancora polemica fra Mobit e Autolinee Toscana

5 marzo 2020 | 19:22
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Trasporto pubblico locale, ancora polemica fra Mobit e Autolinee Toscana

L’assessore Ceccarelli duro: “La giunta ha applicato quanto previsto dagli accordi”

È polemica dopo l’annuncio dell’avvio, a giugno, dell’affidamento ad Autolinee Toscana del servizio di trasporto pubblico locale su tutto il territorio regionale.

Ad alzare i toni è Mobit, il consorzio che, al momento, ha perso la gara: “Dal comunicato della Regione del 3 marzo – si legge – Mobit apprende che la Regione ha stanziato a beneficio di Autolinee Toscane, aggiudicataria del servizio, ma ancora sub judice, ulteriori 17.344.000 euro, pari a circa il 6,80 per cento in più per ogni chilometro di servizio.
 Perché? 
Leggiamo nel comunicato motivazioni tutt’altro che convincenti, tanto da sembrare un regalo non richiesto”.

“Il paradosso – commenta Mobit – è che con questa nuova elargizione l’offerta di Mobit, sempre sul tavolo, a questo punto risulta assai meno costosa, oltre ad essere stata valutata migliore per qualità del servizio offerto già in sede di gara”.

Immediata la risposta di Bruno Lombardi, presidente di Autolinee Toscane. “Stupisce l’atteggiamento di Mobit – dice – che insiste, oltre ogni ragionevole limite, nell’avvelenare il clima e alimentare sospetti del tutto infondati. Il corrispettivo, dopo sette anni dal bando di gara, sarebbe stato aggiornato comunque, indipendentemente da chi avesse vinto la gara. Cosa prevista anche nell’accordo del dicembre 2017, sottoscritto anche da Mobit”.

“Si tratta di un adeguamento più che giustificato – prosegue il rappresentante di AT – come ha ben spiegato la Regione nel suo comunicato del 3 marzo. Basta leggerlo per capirlo. La verità è che la Regione con Autolinee Toscane risparmierà ben 10 milioni rispetto a quando versato a Mobit per il contratto ponte, e ben sei milioni all’anno rispetto all’offerta fatta da Mobit. Questa è la realtà, a quanto pare non ancora digerita dalla dirigenza di Mobit”.

Con queste parole l‘assessore alla mobilità Vincenzo Ceccarelli ha, invee,  risposto alle dichiarazioni odierne di Mobit: “Paradossale è la posizione di Mobit, che dal un lato pretende di far credere che sarebbe pronta a garantire il servizio di trasporto pubblico locale in Toscana fino al 2031 sulla base di un offerta presentata nel 2014, senza alcun adeguamento, e dall’altro – indossando la giacchetta di On Scarl, la società composta dalle stesse aziende di trasporto che ha gestito il servizio nel 2018 e nel 2019 grazie al contratto ponte – non solo ha ottenuto 10 milioni in più all’anno, ma ci sta addirittura chiedendo un ulteriore riequilibrio, che per la Regione significherebbe una spesa aggiuntiva di diversi altri milioni. Questo è un vero paradosso, non il rispetto dell’esito di una gara pubblica europea e l’adeguamento necessario a rendere sostenibile il servizio, visto che dal 2013, anno in cui la gara è stata bandita, ad oggi il quadro del trasporto pubblico in Toscana è cambiato, come tutti possono facilmente constatare”.

L’assessore ha ricordato che la giunta regionale toscana ha applicato, dopo aver chiesto un parere ad Anac, quanto previsto dall’accordo a latere firmato con Autolinee Toscane e Mobit in parallelo al contratto ponte. In applicazione di tale accordo è stato deliberato di aggiornare il corrispettivo ad Autolinee Toscane per il prossimo anno di esercizio fissandolo in 273.435.732 euro. Nonostante tale aggiornamento, il risparmio che questo nuovo regime porterà all’amministrazione regionale e al sistema degli enti locali rispetto al contratto ponte (in vigore fino al 31 dicembre 2019) sarà di oltre 10 milioni di euro. “Un risparmio che sale addirittura a 24 milioni in un anno – spiega Ceccarelli – se si considera che dal primo gennaio 2020 il sistema del trasporto pubblico locale viene garantito con atti d’obbligo che fanno ulteriormente salire il costo di circa 2 milioni di euro al mese”.

“Per uscire dal paradosso – conclude – bisognerebbe che, a partire da domani, le aziende di One Scarl che oggi svolgono il servizio fossero disposte ad applicare tariffe coerenti con quanto offerto da Mobit nella gara regionale, forse così risulterebbero credibili”.