Decreto per limitare il contagio, Confartigianato Lucca attiva un numero verde

12 marzo 2020 | 18:22
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Decreto per limitare il contagio, Confartigianato Lucca attiva un numero verde

I cittadini e le imprese associate potranno chiedere chiarimenti e informazioni

A seguito dell’ultimo decreto emanato dalla presidenza del consiglio ieri (11 marzo), relativo alle misure urgenti di contenimento del contagio da Coronavirus sull’intero territorio nazionale, Confartigianato imprese Lucca ha attivato il numero verde 800.951118 operativo dalle 8,30 alle 13 e dalle 15 alle 18,30 dal lunedì al venerdì al quale i cittadini possono chiedere chiarimenti e informazioni.

“Informiamo le imprese – scrive Confartigianato – nostro malgrado ma con la speranza che tutto questo serva ad uscire da questa drammatica situazione, delle  ulteriori strette emanate all’esercizio dell’attività economica per il settore artigiano. Quest’ultimo decreto sospende, infatti, le attività artigiane inerenti i servizi alla persona (parrucchieri, barbieri,  estetisti) fino al 25 marzo”.

“Secondo un’interpretazione pressoché univoca, ma in attesa di conferme ufficiali, il decreto – si legge nella nota – non coinvolge altre attività artigianali, le quali, pertanto, possono proseguire l’attività con i consueti orari di apertura recandosi presso i propri laboratori/officine, salvo alcune raccomandazioni: Portarsi dietro il modulo di autocertificazione del ministero dell’interno; tenere con sé una visura camera dell’azienda; limitare al massimo gli spostamenti all’interno dei siti e contingentare l’accesso agli spazi comuni; per tutte le attività non sospese si invita, inoltre, ove possibile, al massimo utilizzo delle modalità di lavoro agile. Poiché l’evolversi della situazione è pressoché quotidiana – conclude Confartigianato – i terremo aggiornati qualora sorgessero ulteriori variazioni a questi provvedimenti”.

“Per quanto riguarda l’autoriparazione, ricompresa fra le attività produttive e professionali citati dal decreto – commenta il presidente nazionale autoriparatori – è consentita con raccomandazioni e prescrizioni di comportamenti da osservare, indicati al punto 7 dell’art. 1 del Dpcm 11 marzo 2020 per contenere il rischio di contagio. L’autoriparazione – conclude il presidente – rientra fra quelle attività offerte al pubblico che, in quanto ritenute essenziali, sono quindi ammesse e possono motivare gli spostamenti degli utenti/clienti, secondo le previste modalità di autocertificazione”.