Rischio contagio per i lavoratori in appalto, Filcams e Fisascat: “Asl se ne faccia carico”

20 marzo 2020 | 13:04
Share0
Rischio contagio per i lavoratori in appalto, Filcams e Fisascat: “Asl se ne faccia carico”

I sindacati chiedono maggiore sicurezza per tutto coloro che operano nelle realtà sanitarie

Emergenza coronavirus, sindacati a sostegno dei lavoratori degli appalti nelle realtà sanitarie, quelle maggiormente esposte al rischio contagio.

A parlare sono Sabina Bigazzi e Giada Bellandi di Filcams Cgil e Fisascat Cisl: “Ci sono anche – dicono le sindacaliste – tanti/e, tantissimi/e lavoratori e lavoratrici degli appalti che stanno anche loro facendo turni massacranti, per garantire i pasti, la sicurezza, le pulizie e soprattutto la sanificazione anche degli ambienti dove transitano e sono ricoverate le persone contagiate dal coronavirus. Senza di loro gli ospedali si fermerebbero, e anche loro forniscono un servizio pubblico essenziale, così definito dalla stessa legge”.

“Di questo dobbiamo essere tutti consapevoli, come cittadini – proseguono – lo deve essere il personale sanitario con cui lavorano fianco a fianco ogni giorno e lo deve essere a maggior ragione la direzione sanitaria. In questo momento così difficile sono tutti nella stessa barca e lavorano con lo stesso obiettivo: la salute di noi tutti. Purtroppo però questa consapevolezza non c’è: se lavorano con o senza necessari o giusti Dpi esponendo se stessi e le loro famiglie ad un rischio, sembra non essere un problema per nessuno, e si gioca allo scarica barile sulla loro pelle. E quello che è peggio che si ritrovano a contestazioni sul loro operato che potrebbero essere comprese nella normalità, ma che in questo momento sono veramente inaccettabili, come succede all’ospedale San Luca dove si contesta un po’ di polvere sulle scale, ed è solo un esempio. Eppure fanno anche loro turni massacranti, anche loro sono esposti al rischio e ne hanno paura, e continuano lo stesso a fare il loro lavoro consapevoli di essere non solo necessari, ma bensì indispensabili”.

“Lo ripetiamo ancora una volta – conclude la nota – la loro sicurezza, il loro lavoro, sono la sicurezza e la salute di tutti i cittadini, di tutto il personale sanitario, e la loro vita vale quanto quella di chiunque di noi. Perciò è ora che si comprenda, e lo comprenda anche la Asl, che si deve fare carico anche della loro sicurezza, perché lavorano tutti insieme per lo stesso obiettivo: la salute e la sicurezza di tutti i cittadini”.