Filbi Uil: “Cassa integrazione al Consorzio, accordo da rivedere”

La sigla non è intenzionata a firmare l’intesa per l’emergenza coronavirus
E’ bufera al Consorzio di Bonifica Toscana Nord 1 dopo l’annuncio della cassa integrazione. “Ancora una volta, con nostro grande rammarico, siamo costretti a smentire in maniera categorica le dichiarazioni fatte sui media dal Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord”. A dirlo è la segreteria regionale della Filbi Uil che non è intenzionata a firmare l’intesa.
“Purtroppo – prosegue la segreteria regionale della Filbi Uil – l’accordo in nostro possesso e che regolamenta la cassa integrazione (Cisoa) per gli operai del Consorzio di Bonifica non è sottoscrivile dalla Rsu della Filbi Uil poiché ritenuto inadeguato e non favorevole per i lavoratori così come presentato”.
“A fronte di una richiesta di disponibilità del personale messo in cassa integrazione ad entrare prontamente in servizio in casi di ‘necessità indifferibili ed urgenti’ e ‘con le modalità ed i tempi stabiliti dai capi settore’ – prosegue la nota -, non viene difatti formalmente e chiaramente riconosciuto alcun valore aggiunto nell’accordo né una integrazione al trattamento di cassa integrazione, come invece sta richiedendo la Filbi, mentre non si riesce a capire se le prestazioni saranno anticipate dal Consorzio o invece erogate secondo le tempistiche dell’Inps, cosa che per noi sarebbe non auspicabile. Oltre a ciò non è esplicitato quanti operai saranno messi in cassa integrazione e per quanto tempo”.
“Oltre a ciò – si prosegue – non è possibile garantire ad oggi la fornitura di tutti i Dpi previsti dal Protocollo di prevenzione e sicurezza per il contrasto alla diffusione del coronavirus e quindi i lavoratori, eventualmente richiamati in servizio, si troverebbero in qualche modo scoperti e non garantiti negli standard di salute e sicurezza. E’ per tali ragioni che la Filbi si dichiara scettica sull’accordo e ritiene che, per lo standard dell’immagine e del lavoro che i Consorzi di Bonifica hanno sviluppato in Toscana, si possa e si debba fare molto di più per riconoscere il reale valore del comparto operaio che, oggi più di ieri, si trova in prima linea a portare avanti gli imprescindibili servizi essenziali forniti dai Consorzi e soprattutto la sorveglianza idraulica sul reticolo minore, senza tralasciare tutta la parte di pronto intervento in convenzione con la Regione”.
“L’augurio quindi – si conclude – è quello di poter rivedere l’accordo secondo le istanze sopraindicate, affinché veramente si possa parlare di un lavoro all’altezza degli standard che riconoscono il valore aggiunto dato dai lavoratori operai del Consorzio di Bonifica”.