Fedagripesca Toscana: “Produzione crollata, ma non dimentichiamo l’emergenza”

10 aprile 2020 | 14:55
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Fedagripesca Toscana: “Produzione crollata, ma non dimentichiamo l’emergenza”

Nonostante il calo delle vendite non si ferma la solidarietà della cooperazione agroalimentare

“Le nostre cooperative registrano una flessione media delle vendite del 30-40 per cento in meno rispetto all’analogo periodo del 2019“. Così Fabrizio Tistarelli, presidente di Fedagripesca Confcooperative Toscana, riassume le conseguenze negative dell’emergenza coronavirus che stanno vivendo le cooperative agroalimentari della Toscana, come tutto il comparto primario. Una flessione che riguarda il mercato interno, comunitario ed extra Ue e che vede le aziende soffrire di una drastica riduzione se non annullamento delle vendite dirette, causata dalle restrizione della circolazione dei cittadini oltre alle difficoltà logistiche. Un momento drastico che non ferma però l’impegno delle cooperative per il supporto delle fasce più deboli.

“Nonostante ciò – continua Tistarelli – in questa emergenza epocale e senza precedenti, la cooperazione agroalimentare sa impegnarsi concretamente nella solidarietà alimentare nei confronti delle fasce di popolazione più debole, con un collegamento stretto con gli enti assistenziali e di volontariato, con i Comuni e con le strutture sanitarie”.

“I primi numeri del contributo di solidarietà delle cooperative aderenti alla nostra federazione parlano da soli – riferisce sempre il presidente Tistarelli – 20 quintali a settimana di latte fresco confezionato, 1 quintale di formaggi freschi, 3 quintali di legumi secchi, 40 quintali di pasta alimentare, 50 mila buste per confezionare mascherine in distribuzione da parte dei comuni, migliaia di fiori recisi donati ai comuni per addobbare i cimiteri in questo periodo pasquale, 1 ecografo ad un’associazione di volontariato, adesione alle iniziativa ‘buoni spesa’ dei comuni ed infine circa 6 mila donati ad alcune strutture ospedaliere”.

“L’impegno solidaristico delle cooperative continuerà – conclude Tistarelli – affiancato a quello di rifornire gli scaffali della Gdo ed i negozi di prossimità di prodotti toscani genuini, di alta qualità e commercializzati con un equo prezzo nell’interesse dei produttori e dei consumatori.”