Lucca, le guide turistiche vedono il baratro. Calabrese: “Il Comune si muova”

Il presidente di Turislucca: “Noi siamo pronti con un pacchetto di iniziative, ma è con l’amministrazione che vanno condivise le strategie”
La crisi del settore turistico mette in allarme la categoria delle guide che lanciano un grido d’allarme di fronte ad una situazione che appare drammatica. Un settore, che negli ultimi anni ha portato un enorme indotto alla città di Lucca e ha valorizzato le sue bellezze. Un settore che ha dato molto anche ad altre categorie, come quella dei commercianti, portando un grande flusso di turisti non soltanto nei mesi, così detti di “alta stagione” ma per tutto l’anno. Dei numeri alti non legati ai grandi eventi come il Summer Festival e Lucca Comics. L’idea di essere di fronte al crollo del turismo gli operatori, ed in particolar modo le guide, se ne sono accorte fin da subito.
“Quarantotto ore prima del lookdown, noi come operatori turistici e nello specifico come guide, ci eravamo accorti del ‘baratro’ che si apriva davanti – dice Gabriele Calabrese, punto di riferimento delle guide turistiche lucchesi –. Non abbiamo fatto passare neanche un giorno e ci siamo riuniti per trovare delle soluzioni e abbiamo individuato alcuni spunti propositivi raccolti in dei documento spediti all’ente comunale, che è nostro riferimento politico locale, e ad altri enti pubblici e privati sul territorio. Abbiamo fatto tutta una serie di proposte, tra cui un sostegno alla nostra categoria, perché noi siamo stati i primi a perdere lavoro e saremmo gli ultimi ad avere lavoro. Noi come guide turistiche lavoriamo solo a contatto con le persone, il nostro smart working si riassume nel ‘sentiment‘, termine inglese che sta ad indicare il sentimento, l’attrattiva, ed è quello che stiamo facendo con l’associazione Turistlucca. Su Facebook alla nostra pagina io e i miei colleghi stiamo facendo a titolo gratuito, una serie di articoli sui vari luoghi e tematiche che riguardano il nostro territorio, osservate dal punto di vista delle guide di Lucca”.
Le proposte e le idee sono molte e la capacità di reinventarsi è una delle caratteristiche proprie della guida turistica.
“Abbiamo tutta una serie di proposte da fare all’ente pubblico per poter coadiuvarlo con delle attività, le idee sono tantissime che potremmo attivare fino alla ripartenza del lavoro – prosegue Gabriele Calabrese –. Conosciamo bene il settore in cui operiamo, sappiamo come lavorare e soprattutto come proporre il nostro lavoro. Possiamo realizzare, ad esempio, un progetto simile a quello dei programmi di Alberto Angela riproponendo il format sul bellezze del nostro territorio. Mettendo in campo anche tutte quelle attività legate a Lucca, come la musica e il teatro. Possiamo fare una serie di promozioni di determinati prodotti tipici dell’economia del nostro territorio. Riuscire a coinvolgere con ‘buone pratiche’ diventando dei motori attivi per la ripartenza dell’ economia. Un progetto ampio, che può abbracciare molte categorie e che ha bisogno di una coordinazione e di una spinta finanziaria dall’ente locale”.
Tutte le proposte oggi rimangono sospese, in attesa di una risposta dall’amministrazione comunale che, accusa Calabrese, per adesso non si è mossa.
Una risposta che deve coinvolgere soprattutto le guide turistiche che osservano la situazione in prima persona e sanno veramente, sostiene, i modi per poter far ripartire il settore, occorre in questo caso, come in molti altri, valorizzare le competenze di chi vi opera:
“L’amministrazione ha sempre preso a piene mani dal settore turistico in questi anni, senza che siano mai stati reinvestiti nello stesso settore – dice Gabriele Calabrese – I soldi per il rifacimento delle strade, per il recupero di alcuni edifici scolastici, ecc. sono stati presi da tutti gli incassi ottenuti con l’arrivo di pullman, dei ticket bus, dalle tasse di soggiorno e altro, sempre legato al turismo”.
Si prevede comunque uno stop lungo per le guide e una ripartenza che appare in salita e che sicuramente non coinvolgerà fin da subito i turisti stranieri, oltre all’obbligo di mettere in campo delle misure di sicurezza straordinarie. Anche in questo caso Gabriele Calabrese ha le idee abbastanza chiare:
“Bisognerà organizzare visite con più tranquillità e sicurezza, con numero di partecipanti più contenuto, per andare a vedere cose di qualità e particolari, con auricolari per tenere le distanze e sanificazione dei dispositivi”.
L’obiettivo per la ripartenza è quello di aprirsi ad un turismo di prossimità riscoprendo alcune attività che erano state messe in atto in questi ultimi anni per coltivare proprio questa specifica domanda:
“A questo proposito abbiamo creato il servizio di guida individuale chiamato ‘Look at Lucca‘ attivo ogni giorno alle 14, che da un’idea storica e sociale della città. Per i lucchesi da diversi anni facciamo appuntamenti con temi inconsueti che noi abbiamo chiamato ‘L’altra stagione’ con visite specifiche a monumenti particolari che neanche i lucchesi potrebbero conoscere. In passato un altro servizio che abbiamo proposto per un po’ è stata ‘Lucca insolita’ e in alcuni casi abbiamo fatto delle vere e proprie ricostruzioni teatrali per raccontare le storie avvenute nel passato”.