Parrucchieri e estetisti, le proposte di Confartigianato per la riapertura

16 aprile 2020 | 16:42
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Parrucchieri e estetisti, le proposte di Confartigianato per la riapertura

Favilla: “Settore penalizzato, aspettiamo risposte per la ripartenza”

C’è una categoria di artigiani che attende ancora risposte: è quella dei parrucchieri e delle estetiste che sono fermi dall’entrata in vigore delle misure contro il contagio da coronavirus. La Confartigianato ha avanzato al governo una serie di proposte operative sia di carattere organizzativo che di natura igienico-sanitaria per la riapertura dei saloni di Confartigianato Benessere (estetiste e parrucchieri).

“La chiusura delle attività imposta con il dpcm dell’11 marzo scorso – spiega per la Confartigianato di Lucca, Roberto Favilla – sta provocando, con il passare delle settimane, un danno economico immenso per tutte le micro piccole imprese ed un disagio crescente tra i cittadini che si sono visti privati anche della possibilità di fruire di quei servizi alla persona utili al mantenimento di uno stato di benessere psico-fisico. A ciò aggiungasi un proliferare dell’abusivismo che già in situazioni normali affligge il settore”.

“A poco – aggiunge – sono valsi gli appelli lanciati anche dalla nostra associazione a non rivolgersi agli operatori abusivi in quanto non rispettano le norme igienico-sanitarie e costituiscono, in questo momento, un serio rischio per la salute dei cittadini oltreché danneggiare da un punto di vista economico il settore”.

“A ciò aggiungasi il fatto che – prosegue ancora Favilla – c’è un proliferare di iniziative da parte dei produttori/fornitori che offrono, in nome di protocolli che le aziende dovranno rispettare alla riapertura, prodotti e/o presìdi a prezzi maggiorati anche 10 volte rispetto al normale prezzo di vendita. Tali situazioni devono essere contrastate con decisione attraverso un’intensificazione dei controlli ed un inasprimento delle sanzioni a carico di chi contravviene alle misure di contenimento messe in atto dal Governo, ma anche a carico di coloro che fruiscono di servizi erogati abusivamente, ed attuando un’attenta vigilanza del mercato per evitare iniziative di sciacallaggio a danno degli operatori”.

“E’ dunque necessario – va avanti Favilla -, e non ulteriormente rinviabile, prevedere una riapertura dei saloni di acconciatori e dei centri estetici, subordinata all’applicazione di misure di carattere organizzativo ed igienico sanitarie che Confartigianato ha già provveduto ad inviare ai ministeri competenti, e che sono aggiuntive, rispetto a quelle già stringenti che gli operatori sono chiamati a mettere in atto in ragione delle normative di settore”.

“Le misure che Confartigianato propone per il contrasto e la diffusione del covid-19, consentono di operare in sicurezza – aggiunge -, tutelando la salute dei clienti, dei dipendenti e degli stessi imprenditori. Nel frattempo, prima che venga autorizzata la ripresa dell’attività lavorativa, invitiamo tutti gli operatori del benessere a non acquistare prodotti né kit per sanificare/igienizzare i loro negozi, ma neppure dispositivi di protezione sia per loro stessi e i dipendenti, che per i clienti”.