Confesercenti: “Bene ok ad asporto, ma serve di più”

La direttrice Francesca Pierotti presenta un decalogo di richieste dall’associazione
“In attesa di capire come e soprattutto quando potrà partire la fase 2, i pubblici esercizi con particolare riferimento a quelli della ristorazione apprezzano la decisione della Regione Toscana di consentire la vendita da asporto”. Lo dichiara la responsabile di Confesercenti Lucca, Francesca Pierotti, accogliendo con ottimismo l’ordinanza del governatore Rossi che consente la vendita da asporto oltre che quella a domicilio.
“A livello regionale ci siamo spesi davvero molto per giungere a questo primo passo, ancora molto piccolo, in favore del nostro settore – dice ancora Pierotti – soprattutto per ripristinare la parità di condizioni per tutti gli esercizi commerciali finora a vario titolo autorizzati ad operare. L’asporto e il delivery sono strumenti e non la soluzione. Stiamo infatti parlando di un settore che, anche nella tanto attesa fase 2, non potrà certo lavorare come prima dell’emergenza”.
Secondo la responsabile occorre: “Uno sforzo straordinario tutti insieme. Dobbiamo mantenere alta l’attenzione, anche con iniziative che stanno nascendo sul territorio come quelle dei ristoratori toscani; in quel movimento ci sono tanti nostri associati e colleghi e allora raccogliamo la sfida tutti insieme. Noi ci siamo e questa diventa la sfida di Confesercenti: 10 proposte per ristorazione e food, su cui vogliamo convogliare le forze di tutti i pubblici esercizi”.
Ecco le proposte per la ripartenza: “Prolungamento cassa integrazione, decontribuzione per i lavoratori che tornano attivi, azzeramento tributi locali per i mesi di chiusura e abbattimento per i mesi di restrizioni – elenca Pierotti – E ancora, abbattimento commissioni sui ticket restaurant e azzeramento costi della moneta elettronica, ampliamento spazi all’aperto dei locali senza oneri aggiuntivi, indennizzo a fondo perduto per i mesi di chiusura e misure di distanziamento concretamente applicabili, interventi sugli affitti e infine garanzie dello Stato al 100 per cento sui prestiti e restituzione in 10 anni”.
“Chiunque abbia voglia e proposte dia una mano a Confesercenti – conclude la responsabile – per sostenere insieme le imprese e in particolare quelle che oggi stanno affrontando le difficoltà di una chiusura pesantissima e le paure e le incertezze per il futuro della propria attività”.