Rinviata al 23 ottobre la Giornata delle professioni

Il tema al centro della manifestazione sarà la burocrazia
E’ stata rinviata al 23 ottobre la Giornata delle professioni. La manifestazione annuale promossa e organizzata dal comitato per le professioni ordinistiche di Lucca, era in programma il 29 maggio nel complesso conventuale di San Francesco. Il tema al centro del convegno di quest’anno sarà la burocrazia, argomento ad oggi quanto mai importante e di attualità.
“L’iniziativa rappresenta un’importante occasione di confronto tra i rappresentanti degli ordini professionali, le istituzioni e le categorie economiche, sul ruolo che gli ordini svolgono nell’ordinamento italiano e, soprattutto, nella società, al servizio del cittadino e della collettività – ricorda la presidente del comitato Carla Guidi -. Già in questa drammatica crisi sanitaria, sociale ed economica emerge l’importanza del ruolo degli ordini professionali che, su diversi fronti (ambientale, energetico, tecnologico, sanitario, economico-produttivo, demografico, fiscale e contributivo), segna il superamento del modello di sviluppo tradizionale e il progressivo consolidamento di un nuovo modello operativo fondato sul confronto tra professioni più adatto a fronteggiare le sfide del futuro. Solo con la coesione, infatti, si può ottenere di aver voce nei luoghi della programmazione e di concertazione economica e sociale. Scopo del comitato, appunto, è favorire questa connessione tra professionisti per realizzare interventi e momenti che vadano a vantaggio della comunità tutta: un esempio è la donazione di 500 mascherine che l’associazione, durante l’attuale crisi, ha voluto indirizzare al Pronto soccorso dell’ospedale San Luca per sostenere chi, ogni giorno, ha lavorato e lavora in prima linea nel combattere questo virus”.
“Va detto chiaramente – conclude la presidente del Comitato – che il mondo delle professioni liberali costituisce, oggi più che mai, il sistema nervoso centrale del nostro Paese, l’insieme dei suoi gangli vitali. In questo quadro, gli ordini e i collegi professionali possono svolgere un preziosissimo ruolo di guida e di stimolo dell’innovazione, soprattutto nella fase di ripartenza del Paese. Una ripartenza che, mi auguro, possa iniziare prima possibile. Da sempre, del resto, il sistema delle professioni ordinistiche ha partecipato attivamente a tutte le principali trasformazioni che hanno attraversato la società e l’economia italiana”.