Confartigianato Donne Impresa: “Quattro misure per sostenere le imprenditrici”

30 aprile 2020 | 15:27
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Confartigianato Donne Impresa: “Quattro misure per sostenere le imprenditrici”

Per la presidente di Lucca Rosella Baroni occorre tenere conto delle criticità di genere

Il dibattito tra istituzioni, parti sociali ed economiche attivato per condividere scelte fondamentali per la ripartenza del paese e la tutela degli interessi delle imprese e delle persone dovrà tenere in conto di tutte le ricadute possibili tra cui, di particolare rilevanza quelle di genere”. A dirlo è Rosella Baroni, presidente di Confartigianato Donne Impresa Lucca.

Le imprese femminili in provincia di Lucca, fa sapere l’associazione di categoria, sono oltre il 25 per cento sul totale delle imprese individuali artigiane e una buona parte di queste sono attive nei servizi dell’estetica e dell’acconciatura i settori in assoluto più penalizzati dalla pandemia. L’ultimo decreto ha stabilito che le scuole riapriranno forse a settembre mentre le attività lavorative riprenderanno fra il 4 maggio e l’1 giugno.

“La ripresa delle attività lavorative in assenza di provvedimenti a favore della conciliazione vita lavoro – dice Baroni – sta mettendo noi donne, in molti casi, davanti alla scelta di dover lasciare il proprio lavoro e chiudere la propria impresa”.

A preoccupare Confartigianato Donne Impresa Lucca in questo momento è lo stallo sull’assegno straordinario universale per tutti i figli fino a 14 anni e la richiesta di riaprire i servizi all’infanzia 0-6 anni: “Il confronto con le Istituzioni è fondamentale in questo momento per le imprenditrici che hanno un doppio carico di responsabilità legato alla propria organizzazione familiare e a quella dei propri dipendenti – prosegue Baroni – e apprezzo l’impegno di tutti coloro che hanno saputo delineare con precisione ai rappresentanti del governo le urgenze organizzative che affliggono le famiglie e che comportano inevitabili ricadute sul mondo del lavoro e dell’imprenditoria. C’è la necessità di arrivare ad una soluzione del problema attraverso il confronto con il governo e le istituzioni locali e gli operatori del settore. Spera che possano essere velocemente approfondite le proposte reiterate che riguardano l’assegno straordinario universale per tutti i figli fino ai 14 anni e di riaprire i servizi all’infanzia 0-6 anni”.

Confartigianato Donne Impresa Lucca evidenzia quattro misure che possono sostenere le imprenditrici in attesa della definizione dei nuovi interventi: il bonus baby sitter (attualmente concesso dalla Regione Toscana solo al personale sanitario e dal decreto Cura Italia solo alle lavoratrici dipendenti in alternativa al congedo parentale riferimento Circolare Inps 1465 del 2 aprile); i contributi, anche parziali, da destinare ad ogni nucleo familiare con figli con obbligo scolastico (che non potranno accedere alle dotazioni messe a disposizione delle scuole come previsto dal decreto 18 del 17 marzo, articol 120) per sostenere le spese per l’acquisto della strumentazione tecnologica necessaria alla didattica on-line o per i collegamenti alle piattaforme e-learning; sostegni alle famiglie per l’aiuto e l’assistenza dei familiari anziani che necessitano di cure ridefinendo le regole di accesso alle risorse già in campo e lo snellimento delle procedure, la valutazione delle capacità di reddito delle famiglie, la velocizzazione dei tempi; infine misure di sostegno per l’adozione del lavoro agile attraverso il finanziamento di bandi rivolti alle piccole imprese e di facile accesso per il sostegno delle lavoratrici che abbia come finalità la conciliazione vita lavoro e che serva ad acquisire gli strumenti utili per l’utilizzo della modalità smart working.