Spese in sicurezza, Baccelli: “Anche i professionisti devono poter accedere ai rimborsi”

Il consigliere regionale si unisce all’appello della commissione dei soggetti professionali
“Sosteniamo anche i professionisti per le spese in sicurezza“. Anche il consigliere regionale Stefano Baccelli si unisce all’appello della commissione dei soggetti professionali per chiedere l’ammissione della categoria al bando ‘Impresa sicura’ per i rimborsi relativi agli acquisti di dispositivi di sicurezza.
“Anche i professionisti devono garantire ai propri collaboratori ed ai propri clienti una ripartenza in sicurezza – spiega il consigliere regionale Stefano Baccelli – per questo condivido la richiesta fatta al Governo di poter essere ammessi al bando ‘Impresa sicura’ con cui il governo offre alle aziende la possibilità di chiedere un rimborso per le spese sostenute per gli strumenti ed i dispositivi di protezione individuale. Se non venisse accolto l’appello delle professioni saremmo di fronte ad una disparità di trattamento nei confronti dei professionisti. Mascherine, guanti, dispositivi per protezione oculare, tute e camici ma anche dispositivi per la rilevazione della temperatura corporea e detergenti e soluzioni disinfettanti, questi gli acquisti ammessi a rimborso. Si tratta di strumenti necessari anche in molti studi di professionisti per salvaguardare la salute di chi lavora e di chi si rivolge a loro per un servizio“.
“La regione Toscana tra l’altro, prima di altre regioni in Italia, ha allargato la partecipazione dei professionisti ai bandi un tempo riservati alle imprese – continua Baccelli – eliminando il requisito dell’iscrizione al registro delle imprese che, invece, viene richiesto per l’accesso al bando in oggetto. Aiutare i professionisti nelle spese sostenute per la sicurezza (come sostiene la Commissione regionale dei soggetti professionali) organo previsto dalla legge regionale sulle professioni che raccoglie i rappresentanti di ordini, collegi e delle professioni non ordinistiche regolamentate della Toscana è un atto di equità anche nei confronti dei loro clienti. Spero che la loro richiesta, che è anche la mia, venga accolta positivamente e sono pronto a fare la mia parte affinché sia così”.